In tanti in città paventano la possibilità della nascita di una nuova e diversa lista civica, già battezzata “lista dei senesi” ancor prima non solo che che sia nata ma pure ancor prima di sapere da chi possa essere formata e a quale programma possa ispirarsi. Ma una lista civica che a Siena ha già preso molti voti e preferenze alle passate elezioni comunali esiste già: è Siena Futura dell’ex vice sindaco Mauro Marzucchi. Il periodo estivo volge al termine e dopo il Palio dell’Assunta, come da tradizione, si torna a parlare di politica e delle questioni più scottanti di attualità. Molti si chiedono cosa farà adesso Mauro Marzucchi e gli uomini e le donne della formazione politica da lui capeggiata. “Noi siamo lontani dalle polemiche – dice Marzucchi – e pensiamo al bene della città. Abbiamo cercato fino all’ultimo di salvare il salvabile e invece la città si è ritrovata senza guida in un periodo delicatissimo. Io ribadisco che non voglio fare polemica, ma i fatti sono evidenti: la città è stata lasciata senza una guida politica e senza un riferimento politico che oggi sarebbero fondamentali per risolvere molti problemi. Noi di Siena Futura siamo rimasti stupiti del fatto che non sia stato possibile trovare neppure una strada percorribile, un accordo di transizione per lasciare un qualche riferimento politico, adesso però pensiamo al futuro”.
Lei è favorevole alla richiesta del Pd di votare il prima possibile?
“Sì, assolutamente. Sarebbe positivo accorciare i tempi, ma credo che questo non sarà possibile come si evince anche dalle prime dichiarazioni al riguardo (il riferimento è alle parole degli esponenti del Pdl, ndr). Emergono interessi di parte e invece dovremmo tutti pensare al bene della città. Non critico il commissario, d’altronde la sua è solamente una guida tecnica: deve far tornare i conti di bilancio. Prima si crea un governo cittadino e meglio è”.
A proposito di governo cittadino: su Siena Futura nessun dubbio, resta nel centrosinistra con gli altri alleati di coalizione. E’ così?
“Ultimamente abbiamo fatto due riunioni di coalizione con il Pd, Riformisti e Sel. Questo è il momento di privilegiare i contenuti. Noi siamo preoccupati per il livello del dibattito in un momento che non è così lontano dalle elezioni. Dobbiamo uscire dalla morsa dei rancori e delle accuse personali. Dobbiamo pensare alla città e capire che molte delle cose fatte in passato non sono oggi più possibili. Con intelligenza dovremo fare una revisione profonda pensando a quali sono le priorità per la città. Avremo tante risorse in meno rispetto al passato”.
Nel nuovo centrosinistra ci sarà spazio anche per l’Udc?
“Guardi, questo io proprio non lo so. E francamente non so neppure se ci sarà spazio per Siena Futura. Come le ho detto, prima di tutto dobbiamo valutare il programma. La coalizione mica è già fatta. Le dico però che noi di Siena Futura abbiamo già preparato il nostro programma per la campagna elettorale: la prossima settimana lo presenteremo alla città”.
Lei chiede le primarie di coalizione nel centrosinistra?
“No, io chiedo che si parli di temi. Le primarie? Nelle due riunioni che abbiamo già fatto con gli altri partiti del centrosinistra nessuno ne ha parlato”.
Qual è il suo giudizio sulle condizioni del Santa Maria della Scala?
“Se la strada indicata ed intrapresa dall’ultima giunta fosse stata seguita oggi non ci troveremmo a questo punto. Purtroppo per tanti anni Siena è stata annichilita dalla ricchezza: arrivavano soldi a palate e non c’era bisogno di pensare a qualcosa di diverso. Dovremo studiare una maniera per far funzionare il Santa Maria in modo autonomo. Ma la carenza di risorse tocca tanti istituti culturali, penso anche alla Rinaldo Franci. Però ribadisco che se in questi mesi fosse rimasta una guida politica non saremmo arrivati a questo punto”.
Ha letto l’appello trasversale, firmato da esponenti di destra come di estrema sinistra, per il salvataggio del Santa Maria? Cosa ne pensa?
“La parte in cui si parla della difesa dei posti di lavoro è assolutamente condivisibile. Ma francamente ho visto che questo appello è stato firmato anche da alcuni consiglieri che in Comune, persino dopo le dimissioni di Franco Ceccuzzi da sindaco, votarono contro la manovra di assestamento dei conti comunali. Se avessero votato a favore la situazione oggi poteva essere diversa”.
Gennaro Groppa
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