La provincia di Siena ha registrato un’alta adesione allo sciopero generale della CGIL ed una grandissima partecipazione alla manifestazione del capoluogo.
Presenti migliaia di lavoratori e precari provenienti dalle aziende di tutta la provincia, pensionati, disoccupati e studenti; tante le associazioni (Comitato Referendario Acqua Pubblica, Arci e Movimento Pansessuale-comitato promotore Arcigay, Auser, Udi, Federconsumatori, Anpi, Comitato Donne del 13 febbraio-Comitato SeNonOraQuando) ed i partiti politici (Rifondazione Comunista, IDV, PD e Giovani Democratici, SEL). A titolo personale sono scesi in piazza molti Sindaci, il Presidente della Provincia di Siena, l’Assessore Regionale Luca Ceccobao, la parlamentare Susanna Cenni e tantissimi amministratori locali.
Il lunghissimo corteo partito dalla sede della CGIL si è snodato per le vie cittadine arrivando in Piazza Salimbeni dove si sono svolti gli interventi conclusivi. Dal palco si sono alternate le testimonianze di una disoccupata/precaria, di una lavoratrice metalmeccanica, di una pensionata, del Presidente provinciale dell’Unione Italiana Ciechi, di due studenti e di una dipendente comunale.
Ha poi parlato Franco Ceccuzzi, Sindaco di Siena, sottolineando la pesantezza dei tagli agli enti locali e la gravitĂ della situazione che pesa sui cittadini ed in particolare sui lavoratori e i pensionati.
Poi è stata la volta dell’intervento conclusivo del Segretario Generale della CGIL di Siena Claudio Guggiari, che ha ricordato come a distanza di soli 4 mesi dal precedente Sciopero Generale la CGIL si trovi nuovamente in piazza per difendere il Paese e “per impedire che il suo indispensabile risanamento formi sempre piĂą un modo ed un pretesto per ricostruire una societĂ dove i ricchi, i furbi, i potenti ne diventino i padroni assoluti”. “L’Italia non è un paese di merda – ha ribadito Guggiari – in questa piazza ci sono tante donne e uomini, tanta gente per bene che chiede sobrietĂ , capacitĂ , certezze, futuro, una classe dirigente all’altezza del Paese piĂą bello del mondo”. “A fronte di un risanamento necessario – ha continuato il Segretario – dobbiamo e possiamo mettere in pratica un’altra ricetta, una proposta di cambiamento, un cambiamento che deve mettere al centro la necessitĂ di investire sullo sviluppo e sulla crescita economica, che consegni opportunitĂ di lavoro ai giovani e alle donne, stimoli nuove attivitĂ imprenditoriali che abbiano a riferimento l’ambiente ed il suo rispetto, investano sui temi della ricerca, della formazione, della scuola, dell’universitĂ e sulle infrastrutture”. “Tutto questo – ha concluso Guggiari – non è lontanamente presente nella manovra economica del governo, ci sono solo tagli, tasse e cancellazione di diritti”.
“Siamo davvero soddisfatti della grandissima risposta di oggi da parte dei cittadini” – dichiara il Segretario della CGIL Claudio Guggiari – “e ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e ci sostengono in questa dura battaglia”. “Ma senza un cambiamento politico – conclude Guggiari – abbiamo la consapevolezza che non ce la potremo fare”.