
“Ogni giorno appare evidente, dal confronto coi cittadini del capoluogo e delle frazioni che l’interpretazione fatta negli ultimi anni del nostro territorio vada rivista in maniera netta e soprattutto chiara per tutti, con regole certe che salvaguardino il territorio indicando uno sviluppo che non si risolva solo in nuovo consumo”.
Garbiele Berni, candidato alle primarie del centrosinistra di Monteroni d’Arbia, sostenuto da renziani e non renziani del Pd, Sel, Psi e liberi cittadini, interviene sullo sviluppo urbanistico del territorio che negli ultimi anni non ha avuto una regolamentazione chiara ed a lungo termine.
Netta e decisa la sua affermazione: “Un primo atto che la nuova amministrazione farà, se avrò l’onore di guidarla, è lo sblocco del piano strutturale e del regolamento urbanistico, il piano strutturale senza il regolamento urbanistico è un semplice elenco dei desideri. È paradossale che nel nostro paese lo strumento fondamentale di governo del territorio, la cui elaborazione è iniziata da 9 anni, sia ancora inspiegabilmente fermo. Io lo sbloccherò e sottoporrò rapidamente il nuovo regolamento all’approvazione del consiglio comunale ma solo dopo aver raccolto le proposte ed il consenso dei cittadini. Questo passo sarà fondamentale per dare a tutti una regolamentazione imparziale e trasparente, ogni monteronese saprà quali sono le norme, le possibilità edilizie nelle diverse aree, il tutto senza possibilità di interpretazione e fantasie”.
“Intendo puntare decisamente sul risanamento e il recupero del patrimonio edilizio esistente. Avverto intorno a me un forte malessere sullo stato del capoluogo e le alterazioni che nel tempo ha subito. Uno dei punti qualificanti del mio programma sarà il risanamento e recupero dell’area del vecchio mulino. Un percorso da intraprendere assieme alle istituzioni competenti poi è quello di valutare concretamente la possibilità di recuperare per scopi di edilizia pubblica di qualità o convenzionata il complesso della Filanda”.
“La politica così com’è non può andare avanti. Non è vero che siamo nel verso giusto. Noi vogliamo provare a cambiarla”.