“La Siena di domani dovrà essere una città in cui nessuno si senta escluso e in cui tutti insieme dovremo ripensare i servizi alla persona, puntando sul fondamentale contributo delle tante associazioni di volontariato e di assistenza, pilastri essenziali del nostro tessuto sociale, in grado di dare risposte a vecchi e nuovi bisogni dei cittadini”. Con queste parole Alessandro Mugnaioli è intervenuto ieri, venerdì 12 aprile all’incontro con i rappresentanti del mondo del volontariato, svoltosi presso la Sala della Pubblica Assistenza di Siena.
Più partecipazione nel rapporto tra Comune e associazioni “La nostra storia ci insegna – ha detto Mugnaioli – che Siena è sempre stata una città solidale con chi è più debole: un tratto distintivo che non possiamo perdere, soprattutto in un momento di crisi come questo. Nonostante la minore disponibilità di risorse non possiamo permetterci di arretrare sul fronte della protezione sociale e del sostegno alle fasce più deboli, più esposte ai venti della crisi. Dovremo fare, tutti insieme, uno sforzo per far sì che le politiche sociali rispondano alle domande che provengono da vecchie e nuove povertà; dalle famiglie e da chi si trova in condizioni di disagio. Uno sforzo collettivo per non far rimanere nessuno indietro e da solo. Uno sforzo da fare insieme al mondo dell’associazionismo. Il rapporto tra Comune e volontariato va rafforzato e basato su una maggior condivisione delle scelte tra utenti, associazioni e professionisti, individuando insieme le priorità sulle quali lavorare, fin dall’inizio e nella massima trasparenza”.
“Siamo consapevoli – ha detto Mugnaioli – che potremo contare su minori risorse e, per questo, credo che sarà indispensabile intervenire cercando soluzioni alternative rispetto a quelle utilizzate fino ad oggi. Dobbiamo evitare il rischio dell’assistenzialismo per favorire l’inclusione sociale, secondo il principio di sussidiarietà. Altra regola fondamentale, dovrà essere quella della massima trasparenza sui metodi di assegnazione di risorse pubbliche, verificando il livello di attuazione e di sviluppo dei progetti finanziati”.