A Siena facciamo così. Si sono costruite mura per proteggere la città, ma anche ampie porte per far entrare ed accogliere chi viene da fuori per ammirare Siena, sognando di viverci, senza pensare di sfruttarla, ma di arricchirla”. Inizia così lettera scritta da Alessandro Mugnaioli ai senesi, in vista delle primarie di domani, sabato 20 aprile, ispirata al discorso di Pericle agli Ateniesi.
Le nostre tradizioni. “Qui, da noi – continua la lettera – si fa così. Si continua imparare a suonare il tamburo e a girare la bandiera perché qualcuno che ce lo insegna c’é sempre. E sempre ci sarà. Questa è la nostra unicità. Quello che ci salverà: l’amore per le nostre tradizioni, le nostre radici, la nostra Festa. L’orgoglio e la gioia condivise di essere senese. Condivise perché a Siena ci conosciamo tutti, senza bisogno di Facebook”.
Trasformare i problemi in nuove opportunità. “A Siena – dice ancora Mugnaioli – deve prevalere la voglia di costruire e non di distruggere.Avremmo potuto avere un Duomo più grande, ma questo non è stato possibile, qualcosa ce lo ha impedito. Se di fronte a questo i nostri antenati avessero deciso di buttare giù tutto, oggi non avremmo il Facciatone. E’ vero, non abbiamo un Duomo più grande, ma nessuna città può vantare di avere una Piazza unica come Jacopo della Quercia. E così dobbiamo fare anche oggi, trasformando i problemi in nuove opportunità, consapevoli che una parte di quel grande Duomo, che avremmo potuto avere, resta comunque qualcosa di unico”.
Aprire le porte, anche chi da fuori può portare risorse e competenze. “A Siena – si legge nella lettera – abbiamo la “bellezza”, appena fuori dall’uscio di casa e abbiamo il “buono”, le eccellenze del nostro territorio che possono diventare una grande ricchezza. Dobbiamo solo valorizzare tutto questo facendoci forza l’uno con l’altro, trasformando le polemiche in consigli, i capannelli in tavole rotonde. Aprendo le porte più del nostro cuore anche a chi, da fuori, può portare risorse economiche e nuove competenze”.
Il valore delle donne. “A Siena facciamo così, siamo capaci da sempre di valorizzare il talento e la forza delle donne. Da qui partì Santa Caterina che convinse il Papa a lasciare la Francia e tornare a Roma; a Violante di Baviera abbiamo affidato la mappa dei nostri rioni. Erano donne (e che donne!), quelle che si misero a difesa di Porta Camollia. Oggi come ieri, sono sicuro che saranno tante le protagoniste di questa traversata che ci porterà dall’altra parte del fiume in piena”.
Dire a testa alta “Io sono di Siena”. “A Siena – dice Mugnaioli – non si ha paura di camminare di notte. E in questo momento, che anche di giorno sembra notte, non si deve avere paura. Non può accaderci niente di brutto se restiamo uniti come cittadini che hanno voglia di continuare a dire a testa alta e in ogni parte del mondo: “sono di Siena!”.
“A Siena – dice Mugnaioli – si vince anche scossi. Perché qui, quello che conta è arrivare in fondo, anche se a una curva siamo andati in terra. Ci stiamo provando con la sfida di Siena Capitale della Cultura 2019, un sogno al quale aspirare, rilanciando il Santa Maria della Scala, valorizzando i nostri Musei, il Duomo e la Via Francigena e dando spazio ai talenti, alle aspirazioni di giovani artisti. Ripartiamo dall’eccellenza della musica con la Chigiana e il Siena Jazz, dai teatri e dai cinema. Lavoriamo per diventare Capitale del gusto, valorizzando i nostri prodotti enogastronomici, le nostre produzioni tipiche, il nostro modo di cucinare e di proporre le nostre tradizioni anche a tavola. Torniamo a essere la Capitale dell’etica, ricordandoci che siamo quelli del Buongoverno, quelli del primo Costituto, scritto nella lingua dei cittadini. Ritroviamo l’orgoglio di essere Capitale dell’associazionismo, grazie al quale non si lascia indietro nessuno”.
Sono partito di rincorsa, ma corro insieme a voi per vincere. “In questa corsa – conclude Mugnaioli nella lettera – verso le Primarie di domani, sabato 20 aprile, sono partito di rincorsa e per questo so benissimo che sarà dura e che per vincere dovrò superare tutti dall’esterno, rischiando di cadere alla prima curva. Tuttavia, sono convinto di potercela fare, perché non corro da solo, ma con il sostegno di tutti voi”.
Chi perde un cogliona. “A Siena si dice “chi perde ‘un cogliona”. Per questo, se non vincerò le primarie, resterò a fare il mio lavoro e darò una mano per riportare il centrosinistra al governo della città. In caso di vittoria, mi auguro che chi ha corso insieme a me faccia altrettanto. A Siena si fa così”.
PONTEDERA (4-4-2): Tantalocchi; Guidi (4’ st Pietra), Espeche, Martinelli, Ambrosini (4’ st Ragatzu); Cerretti (43’ st…
"Condividere bisogni per condividere il senso della vita": è il senso della giornata della colletta…
"Se pensi di avere ragione devi averla, dimostrare di averla e trovare chi te la…
"Questo quadro del 1982, nato senza titolo ma a cui ho dato il nome Blue…
Oggi è l’anniversario dalla prima uscita del libro di Roberto Cresti e Maura Martellucci con…
Ecco come volersi bene con i consigli del dottor Bernardino Frati, medico estetico e nutrizionista,…