L’analisi della carriera del 2 luglio di uno dei nostri lettori, Re Berio. Chi saranno i promossi e i bocciati?
VALDIMONTONE – Jonatan Bartoletti detto Scompiglio – Voto 5.5
Non un’insufficienza grave perchè comunque sia lui, sia il cavallo, sia il Montone sono freschi vincitori e non avevano particolari dimostrazioni da fare in questo Palio. Resta comunque il fatto che ogni occasione lasciata è persa, e un primo posto al canape con le doti di partente affermato sia sue che del cavallo non avrebbe dovuto concedere distrazioni, su cui il Nicchio ha approfittato. La corsa non è incolore ma ci si aspettava di più
PANTERA – Silvano Mulas detto Voglia – Voto 5
La nona posizione al canape può essere l’unica scusa. Sin dalle batterie si era visto come Pestifero non era un cavallo qualsiasi, ma con un motore decisamente all’altezza dei grandi. Ha la situazione migliore possibile, l’unica Contrada senza rivale in Piazza e un cavallo che, nonostante l’esordio, ha dimostrato sicuramente di essere tra i migliori, lo dimostra la prima spianata, dove girando ultimo sorpassa addirittura quattro Contrade, per non parlare poi dell’ultimo San Martino da scosso. Personalmente li ritenevo i vincitori di questa Carriera, considerando anche la voglia (appunto) di riscattarsi e confermarsi del fantino. Ma ieri sera non l’ho vista più di tanto
OCA – Giovanni Atzeni detto Tittia – Voto 9.5
Considerando che il voto massimo è 10, il mezzo voto è solo per la sbavatura al primo Casato, dove viene nuovamente graziato da Gingillo. Per il resto ennesimo Palio sensazionale dove parte dietro e compie i suoi ormai famosi San Martino magistrali. Chiude tutti, dalla Torre alla Lupa fino ad arrivare all’esagerato scosso della Pantera. Un plauso anche al lavoro svolto nelle prove, dove è rimasto nascosto e in silenzio ancora una volta per trionfare. Le cadute dei suoi primi tempi sono ormai acqua più che passata e l’ingresso tra i big di Piazza ormai non glielo nega nessuno.
CIVETTA – Alessio Migheli detto Girolamo – Voto 5
Buona partenza ma poco più, al primo San Martino è nel gruppo di testa ma gira male e si chiude lì il suo Palio. Forse troppo concentrato sul Leocorno non coglie bene le traiettorie giuste, pur con un cavallo che poteva forse far esprimere meglio. Ancora troppo nascosto, ci si chiede quando finalmente emergerÃ
ISTRICE – Valter Pusceddu detto Bighino – Voto 6
Non lo stesso grandissimo Palio di esattamente due anni fa, sempre nell’Istrice, quando fece un lavoro superbo sulla Lupa ma comunque determinante. Riesce a ottenere la mossa pur non rispettando il posto e impedendo alla Lupa di trovare quelle traiettorie al primo giro che avrebbero fatto nettamente la differenza. Al primo San Martino però sparisce e non nega al suo popolo il sussulto quando la Lupa rischia la vittoria. Determinante ma ci si aspettava molto di più da un fantino della sua fama
LUPA – Andrea Mari detto Brio – Voto 9
Ancora una volta un plauso a un fantino che ormai è secondo a Trecciolino solo per il numero di Palii vinti. Si prende responsabilità pesanti, è ambito e ancora una volta fa un grande Palio. Martellato dall’Istrice in tutte le fasi della mossa e soprattutto alla partenza, trova comunque traiettorie perfette e ancora una volta finisce la sua Carriera tra i primi. Sfortunato nella sua corsa per i vari scossi che lo disturbano e anche coperto dalla grandissima bravura di Tittia (ci mancherebbe), rende comunque giustizia a un cavallo che merita di più. Come lui, che ci crede sempre qualunque sia la sua monta
TORRE – Giuseppe Zedde detto Gingillo – Voto 2
Stanno diventando veramente troppe le curve che sbaglia quando si trova primo. Ancora fresca la memoria di Luglio 2011 in cui con almeno cinque colonnini di Piazza sulle altre Contrade centra il bandierino del Casato e perde un Palio già vinto. Sempre in favore dell’Oca. Che sia sotto sotto lui il nuovo fantino di Fontebranda? Con la posizione migliore al canape e con un ottimo cavallo parte perfettamente e poi sbaglia un San Martino clamoroso facendosi infilare dall’avversaria senza nemmeno abbozzare una reazione! Non solo, ma al Casato non approfitta dell’unico errore di Tittia mostrandosi ancora più morbido. Doveva essere il Palio del riscatto, della riconferma e invece un altro buco nell’acqua, è un peccato perchè ha dimostrato di essere un ottimo fantino
LEOCORNO – Luigi Bruschelli detto Trecciolino – Voto 4.5
Come in tutti i suoi Palii, bisogna analizzare la sua corsa sotto un duplice aspetto. Sotto l’aspetto della corsa, incolore se non invisibile, si fa trovare sorpreso alla mossa. Resta da chiedersi a chi stavolta ha voluto dare favori, considerando che la posizione al canape non era tra le migliori e che comunque il cavallo non era tra i primi. Conoscendolo e osservando le fasi della mossa ha probabilmente parteggiato per Gingillo ma aldilà dell’esito finale della corsa, partendo così male non può gestire il Palio come vuole. Stavolta non vince in nessun senso
ONDA – Luca Minisini detto Dè – Voto 4.5
La posizione al canape è sfavorevole, la Contrada ha vinto un anno fa, il cavallo non è il massimo. Quindi? Monta dopo due anni, gli viene offerta un’occasione irripetibile e praticamente non compare mai in telecamera. C’è poco da dire, ingiudicabile, ma da uno come lui ci si aspettava troppo di più
NICCHIO – Sebastiano Murtas detto Grandine – Voto 6-
Un fantino con molta grinta e prospettiva ma che ancora deve migliorare e fare esperienza. Rischia tantissimo nella mossa falsa e poi fianca al momento più giusto. Con un grande cavallo gira anche bene al primo San Martino ma poi ha sfortuna nel toccare la Lupa e sbilanciarsi. Dalla rincorsa e dalla sua esperienza non ci si aspettava molto di più, il suo lavoro comunque l’ha fatto