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Pallecchi (Arci Siena): “Tuteleremo con ogni mezzo il circolo ‘Il Risorgimento ai Due Ponti’, patrimonio di Siena”

“Il circolo Arci Due Ponti è un luogo ricco di storia e di valori sociali che appartiene alla città di Siena e ai suoi cittadini. L’Arci provinciale, insieme alle istituzioni, è pronta a mettere in campo qualsiasi azione per tutelare la sua permanenza in quei locali, costruiti e ammodernati negli anni grazie al sacrificio economico e al lavoro volontario dei soci del circolo stesso”. Con queste parole la presidente dell’Arci provinciale di Siena, Serenella Pallecchi interviene sulla situazione del circolo “Il Risorgimento ai Due Ponti”, costruito dai soci nel 1910 su un terreno da loro acquistato, requisito dal Partito Fascista nel 1942, assegnato al demanio pubblico dal 1944, dopo la caduta del fascismo, e oggi in difficoltà per una revisione del canone di locazione che non tiene conto, come avvenuto finora, dell’utilizzo della struttura a fini sociali, ricreativi e culturali.

“All’interno del circolo – continua Pallecchi – trovano spazio, ogni giorno, attività culturali, sociali e ricreative organizzate dal circolo e da numerose associazioni del territorio, iniziative dedicate alla legalità in collaborazione con Libera e altri momenti di socializzazione e di aggregazione. Un esempio è il progetto ‘Quartieri solidali’, finanziato dal Cesvot, che rappresenta un’offerta culturale per le persone anziane promossa in rete con altri circoli Arci del territorio senese. Nel corso degli anni – aggiunge Pallecchi – l’Arci provinciale e i parlamentari espressione del territorio si sono impegnati per tutelare il circolo e le sue attività. Dallo scorso giugno, quando l’Agenzia del demanio ha avviato la rinegoziazione del canone di locazione, la questione è stata seguita in particolare dall’onorevole Susanna Cenni, che sta ancora monitorando la vicenda in modo assiduo e costante insieme a noi. Il valore sociale di questo circolo appartiene alla città di Siena e siamo pronti a difenderlo con ogni mezzo, insieme alla città e a tutti coloro che vorranno essere al nostro fianco”.

La storia. La situazione che il circolo “Il Risorgimento ai Due Ponti” sta vivendo da alcuni decenni è paradossale, come emerge dalla ricostruzione della storia dell’edificio e del circolo. La Società Due Ponti nasce nel 1908 ed è la prima società di  mutuo soccorso di Siena, tesa a promuovere attività di ricreazione e aggregazione sociale, oltre ad assistenza in caso di malattia. Nel 1910 l’allora presidente del circolo acquista il terreno dove sorge attualmente la struttura in nome e per conto della Società. Nel 1942 i locali vengono requisiti dal Partito nazionale fascista, che lo trasforma in Casa del Fascio, ma nel 1944, con la caduta del regime, tutti i beni acquisiti arbitrariamente dal partito di Mussolini vengono devoluti al demanio pubblico, anziché tornare ai legittimi proprietari. Successivamente, lo Stato italiano, tenendo conto della valenza di uso sociale e collettivo del bene, affitta l’edificio alla società Due Ponti, che nel frattempo ha ripreso la sua funzione e le sue attività originarie, chiedendole un canone di locazione simbolico.

Nel 1967 la Società Due Ponti aderisce all’Arci e nel 1978 – con l’abrogazione della legge numero 159 del 1944 che ha permesso fino ad allora alla società Due Ponti di mantenere la gestione delle attività sociali ed assistenziali – viene meno il diritto di prelazione per “servizi pubblici o a scopi di interesse generale” a favore degli enti locali in caso di alienazione dell’edificio e il canone di affitto viene definito in relazione alle quotazioni di mercato. Grazie all’impegno delle istituzioni locali e della comunità cittadina, nel 2005 viene stipulato un contratto tra il circolo Due Ponti e la società demaniale dello Stato che fissa un canone sostenibile per il circolo e ne riconosce l’utilizzo a fini sociali, ricreativi e culturali. Nei mesi scorsi l’Agenzia del demanio avvia una rinegoziazione del canone di affitto, giunto a scadenza, a un prezzo di mercato che si prospetta non congruo  per il circolo se non interverranno altri elementi che ne riconoscano, ancora una volta, l’attività a fini sociali e a beneficio di tutta la comunità senese. Da qui la presa di posizione dell’Arci provinciale, pronta a difendere la storia e il valore decennali di una struttura consolidata nel tessuto sociale e aggregativo della città.

Katiuscia Vaselli

Nata nel cuore di Siena, giornalista e contradaiola fervente. Ora Capo-redattorice di Siena News e Presidentessa di Dinamo Digitale.

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Katiuscia Vaselli

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