«Siamo arrivati alla vigilia delle primarie del centrosinistra, che come ho detto spesso in questa campagna elettorale saranno un bivio, netto. Ci troveremo a scegliere tra una classe politica legata a doppio filo col passato e con la gestione del potere che ha messo in ginocchio la città ed una proposta di governo nuova, che mette il cittadino ed i lavoratori al centro delle scelte di governo, condividendo con tutti le decisioni più importanti».
«Questo sarà l’apporto di Sel al tavolo del centrosinistra, con le nostre idee abbiamo cercato di incidere nei programmi da sempre ma naturalmente c’è bisogno, adesso più che mai, di pesare. Di amplificare la nostra voce. E c’è un solo modo per farlo: votare per me, Pasquale D’Onofrio».
Con queste parole Pasquale D’Onofrio, candidato sindaco di Sinistra Ecologia e Libertà alle primarie di domenica 20 gennaio chiude la propria campagna e fa un appello per il suo voto.
«Noi siamo l’alternativa, l’ultima alternativa possibile per cambiare Siena e la città già da lunedì. Quando avremo archiviato queste primarie vincendole ci metteremo subito a lavoro per ricompattare il centrosinistra con tutte quelle forze organizzate e con tutti i cittadini che vorranno credere in un progetto comune, in una sinistra unita. Per prima cosa, assieme ai nostri alleati del Pd, ricercheremo un dialogo con le forze che sono uscite dalla corsa delle primarie come i due partiti di ispirazione socialista, ma anche con tutti coloro che si sono organizzati o si stanno organizzando per governare la città fuori dal tavolo del centrosinistra. Ci confronteremo sulle regole, sui programmi, sulle idee, su ciò che queste settimane di campagna elettorale e di ascolto dei cittadini ci hanno lasciato».
«È innegabile infatti che a Siena ci sia un problema eccezionale da risolvere ed è la grave crisi del lavoro. La crisi economica e la crisi cittadina hanno messo in ginocchio intere categorie professionali e strati sociali e la politica deve mettere i lavoratori al primo posto della propria agenda. Noi abbiamo ribadito che dovremo combattere il lavoro precario, non ricorrendo, da amministratori, a quegli appalti che precarizzano il lavoro e la vita dei lavoratori. Noi sappiamo che amministrare la città vuol dire fare scelte politiche coraggiose e non gestire il potere alimentato per anni da un fiume di danaro che non c’è più».
«Il nostro metodo di governo, quello con cui vogliamo “sorprendere Siena” prevede una reale partecipazione dei cittadini e più democrazia. Riteniamo infatti che sia stata la scarsa qualità della democrazia e della partecipazione critica al governo della città che ha determinato la crisi del sistema con scelte sbagliate dal punto di vista del profilo e mancate verifiche dei risultati o comunque verifiche fatte nel segreto delle stesse stanze dentro cui quelle scelte fallimentari prendevano vita. Vogliamo che la città impari a prendersi cura di sé».
«Liberata da ogni cappa una nuova aria di libertà dovrà invadere la città, la sola capace di stimolare il talento e la crescita culturale sociale ed economica per combattere la crisi di sistema e le condizioni di precarietà, la sola capace di rompere le catene dell’insicurezza e della paura che oggi pervadono la città. Per farlo avremo bisogno di tutti» .
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