“Sono mesi ormai – ha continuato Nasorri – che ci stiamo battendo contro una riforma che, così come è, non riuscirà a garantire i risparmi economici promessi, non contribuirà a modernizzare e semplificare l’assetto istituzionale e burocratico del Paese e non migliorerà la qualità dei servizi e delle prestazioni dello Stato. Al contrario questo riordino delle Province porterà a un indebolimento del ruolo costituzionale delle autonomie e delle realtà territoriali, aggravando così un processo di disgregazione e di divisione già in corso. Per non parlare del grave danno alla democrazia che deriverà dalla perdita del diritto decisionale dei cittadini, lasciando così il potere di nomina in mano a un numero ristretto di soggetti. Sulla scelta del Comune capoluogo, poi, si stanno ripetendo gli stessi errori commessi per il riordino delle Province, prendendo in considerazione soltanto criteri quantitativi, senza valutare gli aspetti economici, sociali, culturali e storici, e le peculiarità territoriali che da sempre sono ritenuti fondamentali per la costruzione degli ambiti di riferimento per le articolazioni dello Stato”.
“Mantenere Siena come capoluogo – ha aggiunto Niccolò Guicciardini, segretario provinciale Pd – è un obiettivo importante per cui dobbiamo ancora batterci. I giochi non sono ancora chiusi definitivamente e può ancora essere avviato un percorso di riflessione comune per trovare un accordo che sia ottimale per tutto il territorio. È fondamentale, quindi, che venga attivato un percorso serio che possa coinvolgere tutti, e l’approvazione all’unanimità di questa mozione è un buon punto di partenza. L’interesse comune per mantenere Siena capoluogo c’è, lo abbiamo visto la scorsa settimana quando tante persone, nonostante il freddo, si sono riunite in Piazza Duomo per ascoltare le parole del presidente della Provincia, Simone Bezzini, che ci ha chiesto di non arrenderci. La nostra non è una battaglia di retroguardia, legata a campanilismi storici e culturali, ma crediamo sia importante difendere l’importanza e la centralità di questa città e del suo territorio. Nei prossimi giorni sarà fondamentale coinvolgere tutti i consigli comunali e, se necessario, provare a ricorrere all’attivazione dello strumento referendario per procedere all’individuazione del capoluogo di questo nuovo organo istituzionale”.
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