Difendere le risorse nella programmazione regionale “Per il senso della comunità e di ogni sua istituzione la cura della formazione dei giovani è un tema importante – ha detto Targetti – ma non sempre alla ribalta”. Targetti, inoltre, ha raccontato la sua determinazione nel difendere le risorse della programmazione regionale sugli obiettivi di innovazione per l’infanzia e la scuola, e la concreta speranza che la collaborazione con il nuovo ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, possa consentire passi avanti in merito alle risorse statali aggiuntive per l’edilizia scolastica e a sostegno della dignità dell’intero mondo della scuola, della ricerca e della formazione. Targetti ha anche ricordato l’importanza dell’aggiornamento della qualità della programmazione, richiamando il nuovo regolamento regionale sui servizi all’infanzia.
L’impegno dei territori per la scuola e la formazione. In questi anni, come hanno sottolineato Masi e Pellegrini, la Provincia di Siena si è fatta carico di importanti interventi sull’edilizia scolastica e a sostegno delle politiche conciliative, con contributi alle fasce deboli ed alle giovani famiglie per i servizi a domanda. Una particolare attenzione è stata rivolta all’integrazione ed alla disabilità, all’innovazione per gli istituti tecnici e professionali e a nuove strade formative nei licei. Masi ha illustrato l’esperienza di integrazione tra Siena e i territori, cresciuta in questi anni grazie al lavoro della Conferenza dell’Istruzione della Zona Senese, con il coordinamento dei tecnici referenti comunali dei servizi alla persona, articolati in quattro sub aree, con relativa equipe, composta da rappresentanti delle amministrazioni locali e degli istituti scolastici, nella convinzione che una comunità dove ogni cittadino può trasmettere il propri sapere è una comunità in continua crescita. Attraverso significative risorse regionali il progetto e le azioni delle “comunità educative” hanno favorito la crescita dell’interazione tra scuola e territorio e di una rete di formazione permanente che accompagna i cittadini oltre i tempi del servizio all’infanzia e scolare. Il tutto all’interno di un’infrastrutturazione sociale e scolastica che garantisce, nel capoluogo e nel territorio, l’affermazione dei parametri europei di Lisbona sugli indici di copertura della domanda per la prima infanzia, sui tempi scuola, sul sistema di servizi per l’integrazione, le pari opportunità e la conciliazione dei tempi all’avanguardia.
Investire su integrazione dei servizi e tempi dell’offerta La crisi economica e le difficoltà di famiglie ed enti locali rischiano di ridurre e mortificare la cultura dell’educazione e dell’istruzione ad un lusso, quando invece è un diritto primario per garantire il progresso sociale. Stella Tergetti ha ricordato che “occorre il coraggio e la responsabilità delle scelte, a costo di sacrificare la risposta ad ogni altro bisogno pur di garantire la salute e la cura dell’educazione e della scuola, insistendo ad innovare sul fronte dell’integrazione dei servizi e dei tempi dell’offerta, per garantire quel circuito universale territoriale che ancora distingue la nostra Toscana nella dimensione europea”. Il forte e chiaro messaggio politico finale condiviso è stato che per i giovani bisogna comunque non arretrare e resistere.
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