Pd Siena: “Persa l’occasione di dare un messaggio di cambiamento. Necessario riflettere sulle scelte fatte”

Matteo Renzi

“La direzione dell’Unione comunale di Siena esprime forte e convinto rammarico per come si è conclusa la scelta, da parte del consiglio regionale della Toscana, dei tre grandi elettori per l’elezione del nuovo capo dello Stato. Il Pd toscano e il consiglio regionale della Toscana avevano la grande occasione di mandare un messaggio positivo a tutti i toscani e al Paese, sostenendo l’elezione del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, a grande elettore”. Inizia così la risoluzione che è stata approvata ieri, giovedì 11 aprile, durante la direzione dell’Unione comunale del Pd cittadino.

 

 

 

“Matteo Renzi – si legge ancora nella risoluzione – rappresenta oggi il volto e l’immagine di quel Pd che vuole il cambiamento. Una delle nostre migliori risorse, un leader nazionale amato da tanti toscani e apprezzato in tutto il Paese. Una figura che oggi ricopre uno dei ruoli più prestigiosi della Toscana e dell’Italia, guidando una grande città come Firenze. Il Pd toscano si è fatto piegare alle logiche della vecchia politica e del passato, preferendo una figura che è l’esatto contrario del cambiamento e diversamente rappresenta logiche della vecchia politica di cui i toscani e gli italiani non ne sentono più il bisogno. Per questo motivo la direzione del Partito democratico di Siena ritiene incomprensibile tale scelta, con la convinzione che essa verrà letta dal Paese come una battuta d’arresto all’affermazione delle buona politica e del cambiamento”.

 

 

 

“Il segretario del Pd toscano – si legge a conclusione del documento – deve prendere atto di quello che è successo, e operare le scelte conseguenti come strada indispensabile per recuperare quel minimo di credibilità che in questa vicenda è stato perso. Forse, dopo quello che è successo a Siena nell’ultimo anno e mezzo, il gruppo consiliare del Pd toscano doveva riflettere meglio su alcune scelte assunte lo scorso ottobre, promuovendo anche il ricambio della presidenza del consiglio regionale. Solo così oggi non avrebbe dovuto giustificarsi agli occhi di tutta la Toscana e di tutto il Paese”.