La direzione provinciale, alla quale ha preso parte Andrea Manciulli segretario del Pd della Toscana, ha espresso una condanna politica molto forte nei confronti di uno strappo così violento che ha messo a rischio la stabilità del Comune di Siena. Solidarietà e incoraggiamento ad andare avanti sono stati espressi al sindaco Franco Ceccuzzi che insieme al presidente della provincia Simone Bezzini ha aperto una stagione nuova nella vita politica ed istituzionale della città e della provincia puntando, senza compromessi, su merito e competenze.
“Il Pd ha il dovere di proseguire la tradizione di buongoverno che ha caratterizzato la provincia di Siena e la Toscana, forte dei valori e delle ragioni della buona politica, che hanno messo sempre al centro gli interessi generali, sconfiggendo ogni logica personale e particolare”. Inizia così il documento conclusivo, approvato a larghissima maggioranza, con un voto contrario, ieri, mercoledì 2 maggio, dalla direzione provinciale del Partito democratico, a cui era presente anche il segretario del Pd regionale, Andrea Manciulli. “Un percorso – si legge nel documento – irreversibile, contraddistinto dagli appuntamenti elettorali del 2009 e del 2011 con l’elezione di Franco Ceccuzzi a sindaco di Siena, verso cui viene espresso grande apprezzamento e sostegno”.
“La Direzione – si legge ancora nel documento – ritiene di assoluta gravità i fatti accaduti nel consiglio comunale di Siena, sia nella seduta del 3 che in quella del 27 aprile. Nella prima occasione sette consiglieri del Pd hanno votato contro la mozione del centrosinistra che esprimeva gli indirizzi sulla Fondazione Mps, in un momento di grande delicatezza. Nella seconda gli stessi sette hanno votato contro il sindaco e le indicazioni del partito, respingendo il bilancio consuntivo del Comune insieme al Pdl e alle altre forze di opposizione. In entrambi i casi sono stati presentati ordini del giorno che non erano stati preannunciati nel gruppo. Nella seduta di bilancio, inoltre, sono stati presentati contenuti che si configurano come atti di sfiducia nei confronti del sindaco e della giunta e di slealtà politica nei confronti del partito e degli elettori. Oltre ad essere stato inferto un colpo durissimo all’immagine del partito, quel voto espone il Comune al rischio di interruzione anticipata del mandato e alle conseguenze negative di un lungo commissariamento che potrebbero avere ricadute su tutto il sistema istituzionale della provincia di Siena, nel momento di massima crisi economica e sociale”.
“La Direzione – si legge ancora nella nota – valuta pertanto siano approfondite le ragioni di un tale e inaudito comportamento, affinché momenti di insoddisfazione personale, di diversa e legittima valutazione su passaggi cruciali, come importanti nomine, non vengano fatti ricadere sugli atti di governo e divengano strumenti di pressione, nella più cinica incuranza degli effetti civici e sociali che tali atti possono innescare a danno della comunità. In tal senso la Direzione dà mandato ai segretari comunale, territoriale e regionale, di valutare l’eventuale sussistenza dei presupposti necessari per la richiesta dell’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti dei sette consiglieri comunali, impegnando tutti gli organismi di partito, a partire dall’Unione comunale di Siena, ad attendere per il momento ad intraprendere atti formali. fino alla conclusione del mandato. Invita, inoltre, tutti i gruppi consiliari del Pd e i gruppi del centrosinistra, a dotarsi del Regolamento di organizzazione e disciplina, come previsto dalle norme statutarie”.
“La Direzione – prosegue il documento – ritiene molto positive le scelte compiute in merito alle nomine prodotte dalla Fondazione Monte dei Paschi e approvate dall’assemblea degli azionisti della Banca dello scorso 27 aprile in un’ottica di rilancio e di sviluppo, che hanno separato gli equilibri del consiglio di amministrazione della Banca Mps da quelli del consiglio comunale di Siena e che sono state subito apprezzate dall’opinione pubblica e dai mercati. I criteri assunti in questa fase con l’obiettivo di restituire autorevolezza alla Fondazione, sono basati su competenze, professionalità e meriti, e sono apprezzati da tutto il territorio provinciale che in passato ha subito logiche cittadine deteriori”.
“Gli sforzi compiuti negli ultimi anni – si legge ancora nel documento – si sono basati sul dialogo e sul confronto, producendo scelte unitarie e lungimiranti che hanno consentito un radicamento del Partito democratico in tutto il territorio. Anche le scelte compiute in questo primo anno di mandato dell’amministrazione comunale di Siena si inseriscono in questo percorso e sono state guidate dalla volontà di guardare al futuro, affrontando con coraggio e decisione i momenti difficili. Proprio in questa direzione va la costruzione del Patto per lo sviluppo, presentato dalla Provincia e condiviso dalla Regione Toscana, con al centro il distretto culturale per vincere la sfida di Siena Capitale Europea della cultura nel 2019, le scienze della vita, le infrastrutture e green city, e il polo della monetica. Diventano fondamentali, quindi, i momenti di confronto e di dialogo costruttivo nelle sedi politiche opportune, per individuare i percorsi che porteranno all’approvazione del bilancio consuntivo del Comune di Siena, consentendo la prosecuzione del mandato nel rispetto delle scelte programmatiche votate dagli elettori”.
I lavori della direzione provinciale si sono conclusi con l’intervento del Segretario del Pd Toscano Andrea Manciulli: “In questo momento, a pochi giorni da un voto così importante – a dichiarato il Segretario Regionale Andrea Manciulli – si apre la stagione che porterà al voto politico del prossimo anno, determinante per aprire con il Pd una nuova prospettiva al nostro paese. Il Partito Democratico, dal Segretario fino all’ultimo degli iscritti deve mostrare senso di responsabilità e coesione per affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Quello che è stato fatto in consiglio comunale a Siena è sbagliato e dobbiamo avere la forza di superare questa situazione nel segno dell’unità e del bene di Siena e dell’Italia.”
Il Segretario, che è stato da più parti sollecitato giocare un ruolo in questa vicenda, ha nel suo intervento risposto: ”Io cerco sempre di essere il Segretario di tutto il partito. Lo sono nella composizione della scelta delle candidature e degli organismi dirigenti e lo sono anche quando devo dire cose spiacevoli che sono utili al futuro del nostro partito. Così intendo continuare a fare’’.
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