E’ stato inaugurato questa mattina, venerdì 25 ottobre il Piano di riassetto di Piancastagnaio: il taglio del nastro è avvenuto presso l’ìmpianto di PC3 alla presenza del responsabile Enel Green Power Italia e Europa Roberto Deambrogio, del responsabile Geotermia Massimo Montemaggi, dell’assessore all’ambiente della Provincia di Siena, Gabriele Berni, del presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani, dei sindaci di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli e di Santa Fiora, Renzo Verdi e di Luigi Paldino, responsabile Autorità di Vigilanza sulla geotermia della Regione Toscana.
Enel Green Power ha investito 90 milioni di euro per il piano di riassetto di Piancastagnaio con significative ricadute sul tessuto imprenditoriale locale. Le operazioni, iniziate nel 2012, hanno comportato la dismissione della centrale geotermica PC2 con lo smontaggio del camino che aveva un’altezza di 50 metri e un diametro esterno di 2.200 mm per un peso di 35 tonnellate, l’installazione degli impianti AMIS in tutte le altre centrali in servizio (PC3, PC4, PC5) con l’eliminazione dell’idrogeno solforato, la costruzione e l’entrata in funzione dal settembre 2012 del nuovo “termodotto” presso PC3 per la fornitura del calore alle serre di Floramiata e a tutte le aziende in località “casa del corto” che ne faranno richiesta. Completata anche la perforazione del primo piezometro (P6), che è parte qualificante del piano di monitoraggio previsto in progetto.
Infine, si sono recentemente conclusi anche gli interventi di riefficientamento delle centrali di PC3, PC4 e PC5 e la prima parte delle attività di perforazione. Sarà anche completamente riqualificata l’area di PC2 con un
restyling del vecchio fabbricato macchine, che è stato destinato ad uso uffici per il personale di Enel Green Power.
Il piano di riassetto di Piancastagnaio rientra negli investimenti che Enel Green Power sta facendo in Toscana per lo sviluppo della geotermia nell’ottica della produzione da fonte rinnovabile e del rispetto per l’ambiente: nel prossimo quinquennio Enel Green Power investirà 500 milioni di euro di cui 123 per la realizzazione della nuova centrale di Bagnore 4 e per l’innovazione tecnologica dei 33 impianti toscani nelle zone geotermiche di Larderello, Lago Boracifero, Radicondoli, Montieri, Monterotondo M.mo, Monteverdi M.mo e Amiata e nuove aree di ricerca tra le province di Siena, Pisa e Grosseto.
“Il nostro impegno – ha detto Roberto Deambrogio – è di proseguire nello sviluppo della geotermia per dare più energia rinnovabile alla Toscana e favorire la crescita economica e sociale dei territori geotermici. I nostri progetti fanno parte dell’Accordo sulla geotermia con la Regione Toscana e le azioni vengono
condivise e portate avanti con le Istituzioni locali nel rispetto dell’ambiente con i più elevati standard tecnologici, che ci rendono leader mondiali della geotermia”.
“L’inaugurazione di oggi – ha commentato il sindaco di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli – segna una tappa importante di un percorso che ha preso avvio dall’accordo generale del 2007 firmato dagli enti locali con Enel e Regione Toscana. Grazie a quel protocollo è stata chiusa la centrale Pc2 ed è stato realizzato il termodotto per non disperdere calore e metterlo a disposizione di tutta l’area di Casa del Corto. Adesso siamo nella fase di ristrutturazione di tutte le centrali, con grande attenzione per le emissioni, che sarà seguita dall’utilizzo del calore nelle aree artigiani e, poi, in tutto l’abitato. Andremo avanti in questo percorso, che sta già portando vantaggi per aziende e operatori economici locali e che, già dal 2014, darà la possibilità di utilizzare il calore ad attività industriali e cittadini di Piancastagnaio”.