“Ad unire questi quattro punti cardinali di eccezionale valore universale – ha detto ancora Pinciani – c’è un altro sito ancora in itinere, di straordinaria ampiezza e complessità: la Via Francigena, che attraversa la nostra provincia e la collega con l’Europa. Venerdì prossimo la Provincia di Siena presenterà al gruppo di coordinamento, presieduto dall’Ufficio patrimonio mondiale dell’Unesco presso il Mibac, la proposta di alcune linee guida per la sua candidatura. La dimensione del progetto, la grande varietà di situazioni che si presentano lungo il percorso italiano e i numerosi soggetti coinvolti rendono complessa l’iter della candidatura. Tuttavia, sta emergendo con chiarezza quanto la Francigena abbia tutti gli elementi storici, artistici, culturali, territoriali e spirituali per poter essere inserita come primo itinerario culturale italiano nella lista del patrimonio mondiale Unesco”.
“Oggi – ha concluso Pinciani – è rilevante riflettere su come gestire realtà complesse, quali i siti Unesco, dal punto di vista delle risorse, dato che spesso la loro tutela appartiene a più amministrazioni con forme di organizzazione complesse. Se da un lato l’Italia detiene il maggior numero di siti iscritti nella lista Unesco, dall’altro lato esistono difficoltà gestionali oggettive rispetto ad altre realtà internazionali legate, prima di tutto, all’estensione territoriale dei siti. La Provincia di Siena, con il Festival Unesco nelle Terre di Siena, vuole tentare di portare un contributo a una strategia di fare rete che superi le difficoltà e faccia collaborare in maniera fattiva i diversi territori e le diverse istituzioni”.