Consiglio Comunale unito a difesa della sezione distaccata di Poggibonsi del Tribunale di Siena e dell’ufficio del Giudice di Pace. E’ stato questo uno degli argomenti più dibattuti dell’assise che si è svolta venerdì 24 febbraio dove il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che “impegna il sindaco e la giunta ad intraprendere tutte le azioni ritenute opportune, in via autonoma, di concerto con le altre amministrazioni comunali interessate, nonché il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siena, le rappresentanze sindacali dei dipendenti della sezione distaccata del tribunale ed ogni altro soggetto attore coinvolto nella vicenda, facendo appello al governo italiano (attraverso gli strumenti e il soggetti/autorità necessari/e) per richiedere il mantenimento degli uffici del tribunale e del Giudice di Pace a Poggibonsi, valutando l’opportunità di condurre indagini statistiche che avvalorino le stesse richieste contingenti e palesino ulteriormente le evidenti incongruità del legislatore in ordine alla riforma del sistema giudiziario nel suo complesso”. Saranno pertanto attivate dal Comune, come previsto dall’impegno assunto con l’odg, le procedure per organizzare una petizione pubblica atta a sostenere la conservazione degli uffici Giudiziari a Poggibonsi.
L’esistenza di tale sede è messa in discussione dal decreto Legge 138 del 13/08/2011 che, convertito con modifiche nella legge 148 del 14/09/2011, ha dato delega al Governo di emanare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spese e incremento di efficienza, mediante la riduzione degli uffici giudiziari di primo grado. “Va ricordato – si legge nell’odg approvato – che l’edificio dove ha sede la sezione distaccata del tribunale di Siena non presenta costi di manutenzione per lo Stato mentre le spese di funzionamento sono anche a carico del Comune di Poggibonsi. Se l’obiettivo della manovra è quello di realizzare risparmi di spesa ed incrementare l’efficienza, la soppressione di tale Presidio porterebbe non ad un contenimento dei costi ma paradossalmente ad un loro aumento. La mole di lavoro si svolge attualmente in un immobile moderno e funzionale, estremamente capiente tanto da poter essere ulteriormente razionalizzato e da poter ospitare anche il personale del locale commissariato di Pubblica Sicurezza che già oggi vi ricovera le proprie vetture di servizio. La soppressione della sede distaccata comporterebbe invece il necessario reperimento di spazi, facendo ricorso al mercato immobiliare di Siena, con ulteriore dispendio di risorse pubbliche”.
“Oltre ai costi veri e propri, la soppressione della sede distaccata di Poggibonsi aumenterebbe i costi sociali per le ricadute su cittadini e imprese costrette a recarsi a Siena anche per semplici adempimenti, ma anche indirettamente sulle stesse amministrazioni pubbliche: basti pensare all’aumento dei tempi necessari alle forze di polizia nazionali e locali per adempier ai loro compiti istituzionali, con conseguenti ricadute e disservizi per l’intera comunità”.