Il protocollo è stato firmato dai Prefetti di Siena Renato Saccone, di Arezzo Saverio Ordine, di Firenze Luigi Varratta, di Grosseto Anna Maria Manzone, di Livorno Tiziana Giovanna Costantino, di Lucca Giovanna Cagliostro, di Pisa Francesco Tagliente, di Pistoia Mauro Lubatti, di Prato Maria Laura Simonetti e dal Viceprefetto reggente di Massa Anna Mitrano. Per Enel ha firmato Domenico Vozza.
L’intesa, che fa seguito al protocollo quadro nazionale firmato con il Ministero dell’Interno il 2 maggio 2012, ha una durata triennale ed è rinnovabile previo assenso delle parti. In particolare, Enel si impegna ad acquisire la prevista documentazione antimafia prima della stipula dei contratti di appalto di lavori, servizi e forniture attinenti alle attività d’impresa ad alto rischio di infiltrazioni mafiose, segnalando tempestivamente eventuali situazioni di potenziale rischio alle Prefetture competenti che provvederanno a effettuare rigorosi accertamenti preventivi, promuovendo nel contempo le misure più efficaci per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per la prevenzione del lavoro nero. Se dovessero emergere elementi relativi a tentativi di infiltrazione della criminalità, il contratto con Enel non potrà essere stipulato e, se già stipulato, dovrà essere risolto automaticamente.
Numerosi i campi di applicazione previsti dal protocollo: si va dai furti di materiali, soprattutto cavi di rame, agli attentati alla sicurezza degli impianti, dai furti e frodi di energia elettrica alle frodi contrattuali nel processo di smaltimento dei rifiuti, fino al rispetto delle misure di sicurezza dei lavoratori e alla lotta contro il lavoro nero e ai fenomeni di corruzione e concussione nel rilascio di atti amministrativi strumentali.
“Viene sottoscritto – ha dichiarato il Prefetto di Firenze Luigi Varratta, che ha coordinato le operazioni per la firma del Protocollo – un protocollo di livello regionale che prevede molteplici linee di intervento per una più efficace tutela della legalità: contrasto ad eventuali tentativi di infiltrazione ed interferenze della criminalità organizzata nelle attività del Gruppo Enel, protezione delle infrastrutture elettriche dai furti di rame e di energia, maggiori controlli nella gestione e smaltimento dei rifiuti, lotta al lavoro nero e interventi a favore della sicurezza dei lavoratori nei cantieri”.
“Questo protocollo – ha detto Domenico Vozza, Procuratore di Enel Spa – rafforza la collaborazione con le Prefetture della Toscana e con le Forze dell’Ordine, con particolare attenzione agli aspetti della trasparenza, della correttezza e della legalità. L’attuazione dell’accordo consentirà di preservare gli investimenti sul territorio e lo scambio di informazioni costituirà una risorsa importante per aumentare le capacità di analisi a tutela di infrastrutture di grande importanza per la regione e per il sistema paese”.
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