“Primi in sicurezza” – La scuola primaria di Piancastagnaio ospite del Quirinale per la “Giornata della sicurezza sul lavoro”

La 62a Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro tenutasi al Quirinale venerdì 12 ottobre 2012 alla presenza, tra gli altri, del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e del Ministro Elsa Fornero, ha visto anche la partecipazione dei rappresentanti di “Primi in sicurezza – Premio E. Rossini”, l’iniziativa che dal 2002 mira a diffondere tra i giovani una rinnovata cultura della sicurezza sul lavoro, partendo dai banchi di scuola.

Oltre a Valerio Bettoni, presidente dell’Anmil, erano presenti alle celebrazioni presso il Salone delle Feste del Quirinale: Marco Rossini, presidente e a.d. di Rossini Trading, Tiziana Rossini, Roberto Alborghetti, direttore di Okay!, la classe terza della scuola primaria “Mazzi” di Paincastagnaio (SI), vincitrice della medaglia del Presidente della Repubblica nell’ambito della 10a edizione di “Primi in Sicurezza” e gli alunni della scuola primaria “Vallelata” dell’ICS “Garibaldi” di Aprilia (LT), accompagnati dall’insegnante Debora Spagnuolo.

Nell’ambito della cerimonia è stato proiettato il clip “ILMIBABBO” realizzato dagli alunni della scuola di Piancastagnaio. Un documento originale, che vede protagonisti gli stessi alunni, i quali raccontano il lavoro dei loro papà, gli infortuni ed i rischi in cui quest’ultimi si sono imbattuti durante le ore lavorative.  Testimonianze sincere e dirette che hanno ricevuto molti applausi da tutti i presenti e che sottolineano ancora una volta come la prevenzione rappresenti un’arma letale per frenare incidenti sul lavoro e morti bianche.

“La Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” affonda le sue radici nella storia dell’ANMIL. La prima “giornata Nazionale del Mutilato” (in origine così intitolata) si svolse nel 1951 con lo scopo di ricordare all’opinione pubblica, alle Istituzioni e alle forze politiche la necessità di concentrare la propria attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglieDal 1998 tale ricorrenza è stata istituzionalizzata su richiesta dell’ANMIL. Con il passare degli anni lo spirito della Giornata è rimasto invariato, sebbene si sia arricchito di nuove, legittime istanze: oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, nonché un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore.

La partecipazione alle celebrazioni della “Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” al Quirinale rappresenta un’enorme soddisfazione per “Primi in sicurezza”. Un’iniziativa organizzata da Rossini Trading in collaborazione con ANMIL e il mensile Okay!, che in dieci edizioni ha saputo coinvolgere più di 1.000.000 di studenti e 3.000 scuole, aiutando i giovani a riflettere e sul tema della sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro. Un impegno che continua e si rafforza negli anni.

“La Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” affonda le sue radici nella storia dell’ANMIL (fondata nel 1943). Il Comitato Esecutivo dell’epoca, nella riunione tenuta a Firenze il 26 Novembre 1950, deliberò che il 19 marzo di ogni anno sarebbe stata celebrata in tutta Italia la “Giornata del Mutilato del Lavoro” e che, in tale occasione, sarebbero stati consegnati i Distintivi d’Onore e i Brevetti ai Grandi Invalidi.


La prima
“Giornata Nazionale del Mutilato” si tenne a Roma il 19 marzo 1951 e il giorno precedente l’allora Presidente Nazionale ANMIL Bartolomeo Pastore tenne un discorso di presentazione dell’iniziativa alla radio, fatto di eccezionale rilevanza per l’epoca. Lo scopo era quello di ricordare all’opinione pubblica, alle Istituzioni e alle forze politiche la necessità di concentrare la propria attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie.
Dal 1998, con direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 aprile 1998 e poi del 7 marzo 2003, tale ricorrenza è stata istituzionalizzata su richiesta dell’ANMIL e ogni anno, nella seconda domenica di ottobre, vengono organizzate manifestazioni cui partecipano oltre 200mila persone e intervengono in gran numero Sindaci, Assessori, autorità locali oltre a parlamentari ed esponenti del Governo, trattandosi di un tema che riguarda tutto il mondo del lavoro.
Lo spirito della Giornata è rimasto invariato in oltre mezzo secolo, sebbene si sia arricchito di nuove, legittime istanze: oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, nonché un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore.
La Giornata vuole essere, prima di tutto, un momento di incontro tra le forze vitali della società per non dimenticare, ad esempio, che negli ultimi cinque anni in Italia si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro che hanno provocato quasi 200mila invalidità permanenti e oltre 7mila morti e per sottolineare, una volta di più, che uno Stato civile non può permettere che si creino situazioni discriminanti tra i cittadini, ma deve anzi operare affinché qualsiasi barriera venga eliminata e l’handicap che esiste soprattutto in relazione alle difficoltà che un disabile incontra tenda a scomparire. La manifestazione, inoltre, vuole essere un unico momento celebrativo, una ricorrenza comune in tutte le province italiane, anche a sottolineare che questo fenomeno purtroppo non conosce confini né provinciali né regionali e deve vedere il nostro Paese unito in questa battaglia per la sicurezza. Stando ai dati INAIL, la situazione è in lento miglioramento e vanno considerati positivamente i risultati che vedono l’unità della categoria nel territorio nazionale.