“Se non riusciamo a fare l’aumento di capitale non è a rischio solo il Monte, ma l’intero sistema bancario”. Lo afferma, in un’intervista a Repubblica, il presidente di Banca Mps, Alessandro Profumo, spiegando che “un’eventualità del genere avrebbe un impatto fortissimo, sia in Italia che all’estero. Sarebbe un segnale pessimo”.
Profumo spiega che “il nostro sogno era poter procedere all’aumento, rimborsare i 3 miliardi di Monti bond, e poter dire ‘finalmente non siamo più sotto la tutela dello Stato’. Se l’avessimo fatto subito, avremmo avuto una certezza. Rinviare tutto a maggio rende la prospettiva più incerta, e il percorso più accidentato”.
Profumo sottolinea che “oggi posso dire che la banca è solida” e “se facciamo la ricapitalizzazione a maggio siamo a posto sul piano del patrimonio. Sul piano della redditività siamo in netto miglioramento”, inoltre “la rete è stata totalmente ridisegnata, Viola ha messo in piedi una squadra di manager davvero eccellente”.
Per la banca, aggiunge Profumo, “il 2013 è stato l’anno zero. Ora si volta pagina. Dobbiamo mettere in sicurezza il Monte, e rilanciarlo in modo definitivo. Abbiamo le energie e le strategie per farlo”.
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