Un bilancio di previsione per il 2012 di quasi 90 milioni di euro, che tiene conto di forti riduzioni nei trasferimenti statali e regionali, di minori risorse esterne e dell’incertezza normativa legata al futuro delle Province, ma che non rinuncia a valorizzare quanto fatto finora e a guardare avanti per rilanciare il territorio senese, puntando su efficienza, rigore e attrazione di nuove risorse esterne. La manovra, approvata dalla giunta provinciale e frutto della concertazione con i sindaci e le parti sociali, viene presentata oggi, martedì 24 gennaio dal presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini e dagli assessori ai lavori pubblici, Alessandro Pinciani e al bilancio, Fabio Dionori e sarà portato all’esame del consiglio provinciale nella prossima seduta del 10 febbraio. Il bilancio di previsione per il 2012 conta su 66 milioni di euro per la spesa corrente e quasi 8 milioni di euro di investimenti, in conto capitale, cui si sommano oltre 27 milioni di euro già stanziati in esercizi finanziari precedenti, per un totale di circa 35 milioni destinati a coprire il piano delle opere pubbliche per l’anno in corso. La manovra è completata da circa 3 milioni di euro per il rimborso di prestiti.
L’entrata in vigore della manovra Monti, lo scorso 22 dicembre, ha reso necessario bloccare l’iter di approvazione avviato per la proposta di bilancio di previsione predisposta nel mese di novembre e formulare una nuova proposta che tenesse conto degli ulteriori tagli nei trasferimenti statali. Oggi, rispetto all’esercizio 2011, il bilancio di previsione della Provincia di Siena per il 2012 chiude con oltre 8 milioni di euro in meno nei trasferimenti statali e regionali. Un taglio consistente se si considera che, guardando al 2010, le risorse provenienti da Stato e Regione Toscana sono diminuite complessivamente per un importo pari a 14 milioni di euro. A questo si aggiunge una drastica riduzione nelle erogazioni della Fondazione Mps che ha portato l’amministrazione provinciale, in via prudenziale, a iscrivere solo 3 milioni di euro nel bilancio di previsione per le rate di mutuo per il 2012, a fronte di erogazioni ordinarie messe a bilancio nel 2011 pari a circa 15,6 milioni di euro.
“Il bilancio di previsione per il 2012 – spiega il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini – è stato costruito sulla base di una forte riduzione di risorse rispetto all’anno scorso, a cui si sono unite incertezze legate a un quadro normativo in continua evoluzione, uno scenario non chiaro sul futuro delle Province e gli effetti negativi del Patto di Stabilità che vincola la capacità di spesa degli enti locali anche in presenza di risorse proprie, come nel nostro caso. Tutto questo ha imposto uno sforzo straordinario per non gravare ulteriormente sui cittadini e per non compromettere quanto è stato fatto finora”.
Recupero delle risorse. “Di fronte alla forte contrazione di risorse a disposizione – continua Bezzini – siamo riusciti a far quadrare il bilancio avviando un’implementazione delle alienazioni del patrimonio immobiliare e una riduzione della spesa corrente, con una verifica minuziosa di ogni capitolo di spesa. Questo si è tradotto in tagli, anche pesanti, in alcuni settori, tra cui la manutenzione stradale, e nel rischio conseguente di far emergere alcuni elementi di sofferenza nei prossimi anni, se non sarà possibile reperire nuove risorse. Su questo aspetto, stiamo mettendo in campo azioni concrete per attrarre nuovi fondi dall’esterno, in particolare dalla Regione e dall’Unione europea, con l’obiettivo primario di salvaguardare progettualità di alto valore avviate finora contando sui contributi della Fondazione Mps, dai quali dobbiamo renderci autonomi”.
Tpl e investimenti. “Sul fronte del trasporto pubblico locale – dice ancora Bezzini – la Provincia, nonostante i tagli, ha ribadito il massimo impegno per garantire ai cittadini un servizio di mobilità pubblica efficiente ed efficace, confermando, anche per il 2012, uno stanziamento pari a circa 2 milioni di euro. Per quanto riguarda il piano degli investimenti, l’amministrazione provinciale conferma gli oltre 100 milioni di euro di progetti in essere e 35 milioni di euro destinati a interventi previsti nell’anno in corso anche se rimane alta la preoccupazione per i vincoli posti dal Patto di stabilità. L’auspicio è che il governo Monti riveda questo meccanismo contorto che impedisce agli enti locali di pagare le imprese esecutrici di opere anche in presenza di risorse disponibili nelle proprie casse. Un patto di stabilità impostato su queste linee rappresenta un enorme limite alla crescita del Paese e un freno allo sviluppo territoriale, con gravi ripercussioni sulle imprese, sopratutto quelle che operano nel settore delle infrastrutture e dell’edilizia, e di conseguenza anche sull’occupazione e su tutto il tessuto sociale”.
L’assessore al bilancio. “Nel 2012 la Provincia di Siena – aggiunge l’assessore al bilancio, Fabio Dionori – conterà su circa il 37 per cento di risorse in meno rispetto al 2011, dove il dato di bilancio, dopo l’assestamento, era di circa 143 milioni di euro. Per far quadrare il bilancio, abbiamo lavorato sulla razionalizzazione delle spese correnti, in tutti i settori, e sull’aumento delle entrate, non solo per rispondere alle esigenze del territorio, ma anche per far fronte al meccanismo contorto del Patto di stabilità, per abbattere l’indebitamento pregresso e cofinanziare progetti comunitari e regionali. Per raggiungere l’obiettivo – continua Dionori – abbiamo puntato sulle alienazioni del patrimonio pubblico provinciale, con la previsione di 1,8 milioni di euro di entrata, e sul riposizionamento del gettito fiscale, senza ulteriori aggravi rispetto all’aumento del 3 per cento della Rc auto stabilito lo scorso novembre. Continueremo, poi, l’azione di recupero delle entrate extra tributarie, lottando contro l’evasione fiscale, e a sostegno del massimo efficientamento energetico possibile degli edifici di nostra proprietà. La redazione del bilancio di previsione per il 2012 – conclude Dionori – ha tenuto conto anche degli sforzi compiuti nei mesi scorsi nella riorganizzazione interna dell’ente, ma anche nell’accorpamento delle società partecipate e nella razionalizzazione di altri soggetti che compiono funzioni fondamentali per la Provincia, riducendo i loro costi di funzionamento”.
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