Provincia in prima linea per coordinare la gestione dell’emergenza idrica

E’ stato attivato, nei giorni scorsi, dalla Provincia di Siena un coordinamento permanente dedicato all’emergenza siccità che vede riuniti i Settori agricoltura, difesa del suolo, Polizia provinciale, riserve naturali e concessioni. L’obiettivo è quello di tenere costantemente aggiornato il mondo agricolo sull’evoluzione della situazione idrogeologica e di coordinare l’azione dei Comuni sul fronte del consumo idropotabile. Al primo coordinamento su “l’emergenza siccità”, convocato dall’assessore provinciale all’agricoltura, Anna Maria Betti, hanno partecipato il vice presidente della Provincia, Alessandro Pinciani e i rappresentanti delle Unione dei Comuni. Il vicepresidente Alessandro Pinciani, nei prossimi giorni, incontrerà i rappresentanti dei Comuni per discutere degli aspetti relativi al prelievo per l’idropotabile.

“Abbiamo convocato l’incontro – spiegano gli assessori Betti e Pinciani – per fare il punto sull’emergenza idrica sul nostro territorio, consapevoli delle preoccupazioni sollevate dal mondo agricolo e delle difficoltà per la gestione dei consumi domestici da parte dei Comuni. In provincia di Siena le precipitazioni sono diminuite nel 2011, di circa il 50% rispetto alla media degli anni precedenti. La carenza di pioggia sta producendo una forte riduzione della risorsa idrica e forti preoccupazioni sul fronte dell’approvvigionamento per l’agricoltura, ma anche per il sistema produttivo e per i consumi domestici. Occorre quindi da parte di tutti la massima collaborazione e la maggiore attenzione e sensibilità all’uso dell’acqua, visto che le previsioni meteo, di medio e lungo periodo, non saranno sufficienti a ripristinare una situazione di normalità”.

“Accogliamo con soddisfazione la notizia – sottolineano Pinciani e Betti – che la Regione Toscana organizzerà una campagna di comunicazione per incentivare l’adozione di buone pratiche per un uso corretto dell’acqua, come sollecitato da tempo dalle Province toscane. Chiediamo però che la Regione si attivi, quanto prima, anche per definire una normativa generale che regoli trasversalmente la gestione della risorsa idrica, evitando contraddizioni oggi presenti e una mera gestione delle emergenze contingenti. Grazie al lavoro dei nostri uffici, saremo in grado di monitorare quotidianamente il quadro idrogeologico e di aggiornare costantemente le associazioni agricole per metterle in grado di programmare le azioni necessarie sul fronte della protezione delle colture, evitando drammatici cali di produttività”.