In arrivo spazi raddoppiati e un restyling per la mensa universitaria di Siena. La giunta regionale ha autorizzato l’Azienda per il diritto allo studio Toscana ad acquisire l’immobile di Via Bandini per destinarlo completamente a mensa universitaria.
L’immobile era già parzialmente adibito a questo uso con un contratto di affitto. Con l’acquisto, autorizzato in deroga alla Legge di stabilità 2013, i locali della mensa adesso saranno ristrutturati e raddopieranno la capienza venendo anche incontro all’incremento della domanda emerso negli ultimi anni.
“Con l’acquisto dell’edificio del Comune di Siena che ospita la mensa Bandini – ha commentato la vicepresidente Stella Targetti – l’azienda per il Diritto allo studio conferma un’importante storica presenza nella città, andando anche ad operare una ristrutturazione che raddoppierà la capienza e migliorerà il servizio della mensa. Ritengo che sia una buona notizia per gli studenti senesi e per la città”
L’investimento complessivo a carico del Dsu ammonterà a poco più di 4 milioni e 500mila euro di cui 735mila euro di ristrutturazione e il resto di acquisizione vera e propria.
“Con questa acquisizione – sottolinea il presidente del Dsu Toscana Marco Moretti – aumentano gli investimenti che l’Azienda Regionale per il Diritto allo studio universitario ha realizzato nella sede di Siena rafforzando il legame con il territorio. L’edificio della mensa universitaria diventa così definitivamente di proprietà del Dsu che potrà aumentarne la funzionalità e l’offerta attraverso un importante intervento di ristrutturazione. La mensa Bandini è un luogo storico per il Dsu e rappresenta un indiscusso punto di riferimento per tutta la comunità studentesca, essendo oltrettutto l’unica fra quelle presenti a Siena gestita direttamente dall’Azienda”.
Grazie all’intervento di ristrutturazione saranno resi disponibili 430 posti a sedere a fronte degli attuali 220, mentre due linee di distribuzione pasti differenziate consentiranno lo smaltimento in tempi rapidi delle code che attualmente si formano. Questo incrementerà la capacità di attrazione della mensa, assieme alla diversificazione dell’offerta alimentare.
L’operazione ha i suoi benefici economci. Permetterà di ridurre il costo medio di produzione dei pasti perché crescerà l’affluenza: si stimano 350 mila pasti a fronte degli attuali 225 mila. A tutto questo si aggiungerà il risparmio del canone di locazione annuale, ovvero 48.400 euro.
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