Per il presidente della Regione Toscana si tratta di un’intesa che apre una nuova pagina nello sviluppo del territorio di Siena, facendo di quest’ultimo un laboratorio di innovazione e sperimentazione di progetti e pratiche con una valenza nazionale. Siena può rappresentare un esempio concreto della risposta che si può dare alla crisi per andare oltre alla crisi e scommettere sul futuro. Un futuro che, puntando anche sul meglio della tradizione, sa scommettere con forza sulla ricerca, sugli investimenti in capitale umano, su infrastrutture moderne e affidabili, sulla cultura e sull’ecosostenibilità. E se in questa fase è sempre più difficile poter contare su adeguate risorse pubbliche, aggiunge il presidente della Regione Toscana, è bene che le risorse a disposizione siano spese al meglio. Cosa che è possibile fare solo con un gioco di squadra tra tutte le istituzioni. Con questa intesa si va proprio in questa direzione.
Il protocollo, come spiega il presidente della Provincia di Siena, è frutto di un lavoro avviato nei mesi scorsi, coinvolgendo numerosi soggetti istituzionali e sociali espressione delle diverse realtà che compongono la provincia di Siena. I tempi per la sua sottoscrizione sono stati piuttosto lunghi, sia per recepire i vari documenti che per l’incertezza istituzionale che ha interessato, in particolare, il futuro delle Province, ma nel frattempo alcuni progetti sono partiti e stanno già producendo risultati concreti. Il protocollo, infatti, non è un ‘libro dei sogni’, ma un manifesto concreto di intenti, uno strumento di lavoro che si pone obiettivi realizzabili con una strategia di rilancio delle Terre di Siena che differenzi il modello di sviluppo puntando su innovazione, sostenibilità, valorizzazione delle eccellenze, tutela del territorio, attrattività. Sono queste le parole d’ordine per i prossimi anni, in un’ottica di medio-lungo periodo, partendo da un territorio che ha grandi potenzialità di crescita, progetti, energie e idee positive capaci di attrarre risorse e su cui investire per garantire crescita e coesione sociale.
Alcune azioni previste dal protocollo. Sono quattordici le priorità individuate dalla Regione Toscana e dalla Provincia sul fronte della competitività e della valorizzazione del capitale umano per promuovere il rilancio e lo sviluppo economico delle Terre di Siena. Oltre al supporto a comparti che, da sempre, sono il cuore trainante dell’economia senese – turismo, cultura, sviluppo rurale e settore manifatturiero – l’impegno comune di Regione e Provincia si concentra anche su nuovi filoni di crescita. Tra questi le scienze della vita, per garantire un ulteriore rafforzamento dell’attrattività del territorio nel comparto, nell’ambito del Distretto tecnologico toscano, e il supporto alle imprese per facilitare processi di innovazione di processo e di prodotto, con il lavoro del Centro di competenza di Torrita di Siena. Sul fronte del turismo, il protocollo sancisce, solo per citare alcuni punti, l’unità di intenti sulla valorizzazione del brand Terre di Siena, della Via Francigena e della mobilità dolce. In campo culturale, le forze si uniscono a sostegno della candidatura di Siena capitale della cultura 2019, della valorizzazione del sistema museale senese, del Santa Maria della Scala e del complesso dell’ex carcere di San Domenico a San Gimignano.
Dieci le priorità sul fronte della sostenibilità e della qualità del territorio, dove la Provincia e la Regione si impegnano a mettere in campo azioni concrete per la sicurezza e l’ammodernamento della viabilità e a portare all’attenzione di Anas e governo le grandi priorità infrastrutturali, a partire da Due Mari e Siena-Firenze. Condivisione anche sulla necessità di rilanciare il confronto con Trenitalia e Rfi per garantire l’ammodernamento della rete ferroviaria e ridurre i tempi di percorrenza e di collegamento di Siena con Firenze, Chiusi e Roma. La qualità del territorio passa anche da progetti quali Siena Carbon Free 2015, gli investimenti in green economy, la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti e la tutela e prevenzione dai rischi idraulico e idrogeologico.
Tutte le azioni previste dal protocollo nei tre ambiti di intervento
1 – COMPETITIVITÀ E CAPITALE UMANO
Siena e il distretto delle biotecnologie (Life Sciences). Siena vanta una lunga tradizione di ricerca nel campo delle biotecnologie che, negli anni, ha permesso di radicare sul territorio una pluralità di attori, pubblici e privati, che operano nelle scienze della vita e, in particolare, nella ricerca, nel trasferimento tecnologico e nell’innovazione di prodotto e di processo. L’impegno comune di Regione e Provincia, oltre a creare sinergie sulle progettualità specifiche e sulle future strategie industriali e della ricerca per favorire un sistema di filiera integrato, punterà a sviluppare nuove piattaforme infrastrutturali, tecnologiche e di servizio per implementare l’incubazione e realizzare la post-incubazione. Azioni tese a garantire un ulteriore rafforzamento dell’attrattività del territorio nel comparto, nell’ambito del Distretto tecnologico toscano scienze della vita.
Innovazione con il Centro di competenza di Torrita di Siena. Con la nascita del polo di Torrita di Siena, sono state create le condizioni per dare alle imprese della Toscana una risposta alla richiesta di un supporto ingegneristico avanzato nel campo della meccanica e dell’elettronica, capace di fornire e integrare l’attività di ricerca e sviluppo. Il protocollo prevede la conclusione degli investimenti in corso sul Centro e di attivare nuove azioni per facilitare processi di innovazione industriale favorendo la diffusione di nuove tecnologie per innovazione di processo e di prodotto – ICT, robotica e automazione, oltre al sostegno all’export verso nuovi mercati.
Investimenti sul capitale umano. Su questo fronte sarà intensificata l’azione congiunta per promuovere la formazione e le politiche attive del lavoro, dando continuità e potenziando esperienze positive già avviate, quali la Business School, l’Accademia di Palazzo al Piano, l’Istituto tecnico-superiore Energia-ambiente, la Scuola di alta formazione del Terzo Settore.
Sostegno al manifatturiero. Il settore manifatturiero, con i suoi distretti e filiere, rappresenta da sempre uno dei principali fattori economici per la provincia di Siena che trova il suo elemento di forza nella qualità del prodotto. In un’ottica di rilancio che guardi oltre la crisi, Regione e Provincia lavoreranno in sinergia per rispondere alle esigenze di imprese e lavoratori che operano nei distretti della meccanica e di legno e mobile, nel cluster della pelletteria e nelle filiere della camperistica, del cristallo e del lapideo e pietre. Inoltre, si lavorerà per favorire l’insediamento in aree geotermiche di imprese che hanno bisogno del calore per i loro processi produttivi.
Sostegno al settore agricolo-forestale e allo sviluppo rurale. I settori agricolo-forestale e dello sviluppo rurale sono punti di forza della provincia senese sia sotto il profilo occupazionale che per la tutela ambientale e paesaggistica. Nell’azione congiunta di Provincia e Regione, accanto al supporto di comparti agricoli quali il vitivinicolo, l’olivicoltura e la zootecnia, con sostegno al reddito e agevolazioni di accesso al credito, sarà dedicata particolare attenzione a “Terre di Siena Green Filiera Corta”, filone del progetto di sviluppo sostenibile “Terre di Siena Green” che punta alla costruzione di una rete fra i diversi attori della catena agroalimentare locale e alla promozione della sicurezza alimentare, delle produzioni di qualità a km 0 e alla tutela della biodiversità. Il protocollo prevede anche un progetto per il riutilizzo sociale, abbinato alla produzione agricola, dell’azienda agricola di Suvignano, nel comune di Monteroni d’Arbia, bene confiscato alla mafia nel 2007, con un reinserimento nel circuito socio-economico che rafforzi anche il legame con il territorio.
Termalismo. La provincia di Siena, con dieci stabilimenti attivi, si pone ai vertici dell’offerta turistica termale in Toscana e dovrà essere intensificato il rapporto con Toscana Promozione per una crescente valorizzazione delle peculiarità termali delle Terre di Siena e dei benefici fisici e sanitari. Sarà, inoltre, fondamentale prevedere una maggiore integrazione del settore con le altre componenti dell’offerta turistica locale e regionale, un aspetto abbinato al completamento degli investimenti sulle terme di Petriolo, sulle Terme Antica Querciolaia di Rapolano Terme e sull’ultimazione della struttura piscine termali/centro benessere di Chianciano Terme. Nel capitolo del termalismo, l’azione congiunta di Regione e Provincia terrà in considerazione anche l’economia di Chianciano Terme, implementando e differenziando l’offerta turistica con strumenti tesi a favorire investimenti sulle strutture ricettive.
Turismo e cultura. Negli ultimi anni il turismo è divenuto uno dei motori economici più importanti, grazie al lavoro di soggetti pubblici e privati per valorizzare la qualità dell’offerta e diversificare i prodotti turistici. Di fronte alla crisi e a un mercato sempre più globale e in evoluzione, è fondamentale continuare il lavoro avviato e rafforzarlo nelle strategie e nell’individuazione di percorsi, anche innovativi, capaci di rispondere alla “nuova domanda”. In particolare, si evidenzia la necessità di una maggiore attenzione da parte di Toscana Promozione e della Regione per promuovere il brand Terre di Siena e i progetti, i prodotti e gli strumenti ad esso legati, altre ai circuiti di valore messi in campo. Andrà in questa direzione il sostegno al progetto “Terre di Siena Green Ospiti di Valore” e ad altre iniziative in corso per una promozione integrata del turismo, intensificando il rapporto fra Provincia di Siena e Toscana Promozione e rispettando le linee guida del “Tavolo permanente del turismo delle Terre di Siena”. La messa in sicurezza e la valorizzazione artistica e architettonica del tracciato della Via Francigena che attraversa la provincia di Siena, in collaborazione con la Regione Toscana e il Ministero per i Beni e le Attività culturali, sarà un’altra priorità di lavoro sul fronte culturale e turistico, dando corpo anche al programma per il riconoscimento UNESCO della Via Francigena. Un altro elemento di richiamo per il territorio della provincia di Siena sono i numerosi percorsi ciclopedonali che uniscono la provincia da nord a sud, con un progetto di valorizzazione del turismo lento e rispettoso dell’ambiente e delle sue risorse attraverso un dettagliato Master Plan della mobilità dolce.
Provincia e Regione uniranno le forze anche per sostenere la candidatura di Siena Capitale della Cultura 2019, una delle sfide più importanti per il prossimo decennio nel campo della cultura, della partecipazione, della produzione e della promozione che porterebbe, nel medio e lungo periodo, ricadute ingenti nei comparti socio-economici. Sul fronte culturale, il protocollo dedica particolare attenzione anche al Complesso Museale del Santa Maria della Scala, destinato a diventare il punto centrale della produzione e della promozione della cultura in provincia di Siena, interagendo con realtà territoriali e internazionali, e alla Fondazione Musei Senesi, prima fondazione di partecipazione territoriale in campo museale in Italia che, dal 2002, gestisce 43 musei sul territorio. Con questa esperienza, la Fondazione Musei Senesi si pone come progetto pilota di interesse regionale nella gestione e nella valorizzazione dei sistemi museali. L’obiettivo è quello di arrivare, nei prossimi mesi, a un accordo di valorizzazione del sistema museale senese con accordi interistituzionali con la Regione Toscana e gli altri soggetti istituzionali coinvolti. L’ultimo punto dell’area sulla competitività riguarda la tutela e la valorizzazione del Complesso ex Carcere di San Domenico di San Gimignano, fondate su un accordo di valorizzazione, siglato nel 2010, che prevede investimenti per il recupero e la riqualificazione di questo importante patrimonio storico.
2 – SOSTENIBILITÀ, QUALITÀ DEL TERRITORIO E DELL’INFRASTRUTTURAZIONE
Provincia e Regione si impegnano a mettere in campo azioni concrete per rendere adeguati e sicuri i tratti stradali che attraversano il territorio senese, lavorando sulla viabilità statale e regionale e su altre priorità territoriali. Sul fronte della grande viabilità statale, spicca l’impegno a rilanciare una vertenza verso Anas e governo per portare a termine il tratto Grosseto-Siena della Due Mari, arrivando quanto prima al finanziamento dei lotti 4 e 9 del lotto 0 nel Comune di Siena, e per l’ammodernamento e la messa in sicurezza del raccordo autostradale Siena-Firenze. Sulla viabilità regionale, Provincia e Regione ribadiscono, in particolare, massimo impegno per una ripresa in tempi rapidi dei lavori per la realizzazione del tratto More di Cura – Monsindoli della Strada regionale Cassia e salutano con soddisfazione l’apertura della variante alla Sr429 che unisce i centri abitati di Poggibonsi e Certaldo, avvenuta lo scorso dicembre, intervento che segna un’evoluzione rispetto al testo del protocollo. Proseguirà, poi, il lavoro per portare avanti gli iter progettuali degli interventi di miglioramento della Cassia all’altezza di Staggia Senese, nel comune di Poggibonsi; del tratto a sud di Monteroni d’Arbia, e per la realizzazione della bretella de La Zambra, sulla Sr429.
Sul fronte della rete ferroviaria in provincia di Siena, il protocollo prevede il rilancio del confronto con Trenitalia e Rfi per garantirne l’ammodernamento e ridurre i tempi di percorrenza e di collegamento di Siena con Firenze, Chiusi e Roma. Saranno, invece, da verificare le sinergie che possono inserire l’aeroporto di Ampugnano nel sistema aeroportuale della Toscana, integrandolo con le politiche di promozione dei territori nella consapevolezza che questa infrastruttura può rappresentare un’opportunità per accrescere la competitività del territorio e lo svolgimento di alcuni servizi di utilità pubblica.
In materia di infrastrutture e qualità del territorio, il protocollo dedica attenzione anche al progetto irriguo Montedoglio-Valdichiano-Trasimeno dove sono stati investiti circa 9,5 milioni di euro, grazie a fondi comunitari, regionali e del servizio idrico integrato, per avviare la realizzazione del primo lotto della rete irrigua del comprensorio di Montepulciano. L’impegno è quello di completare gli interventi già individuati nell’accordo di programma sottoscritto il 2 dicembre 2008 con nuove condotte e opere infrastrutturali per la realizzazione dell’intero progetto a scopo irriguo della Val di Chiana.
Sul fronte dell’edilizia scolastica, poi, è previsto di dare seguito al lavoro, già importante, messo in atto in provincia di Siena per adeguare e mettere in sicurezza gli edifici scolastici, concentrando le azioni sulla valorizzazione di alcuni istituti che, per i loro aspetti formativi, si caratterizzano pienamente con i principali settori economici della provincia di Siena, quali il settore agricolo e turistico/alberghiero.
La promozione della qualità del territorio si lega in maniera forte allo sviluppo sostenibile, attraverso il progetto “Siena Carbon Free 2015” e il sostegno alla green economy. Con il 94 per cento della capacità di assorbimento delle emissioni dei gas ad effetto serra, riferito ai dati 2010, e un trend in forte crescita per l’anno successivo, la provincia di Siena è a un passo dal traguardo di essere la prima area vasta in Europa ad emissione zero di Co2, con largo anticipo rispetto agli obiettivi indicati dall’UE per il 2020. Il cammino verso il risultato del 100 per cento non si fermerà, continuando a sensibilizzare istituzioni, imprese e cittadini, e sarà affiancato da altre azioni di attenzione verso la green economy e lo sviluppo sostenibile. Andrà in questa direzione anche il supporto al progetto dell’Università di Siena per la costituzione, presso la sede di Pontignano, del Sustainability Institute, un Centro interuniversitario, a carattere internazionale e interdisciplinare, dedicato allo studio e alla promozione della sostenibilità dello sviluppo nell’ambito accademico, sociale ed istituzionale.
L’elevato standard di biodiversità della provincia di Siena, grazie a un’agricoltura compatibile e diversificata e alle politiche di tutela ambientale, faunistica e vegetazionale che coinvolgono 70 mila ettari in aree protette – di cui 9.000 ettari in Riserve Naturali – necessita di essere supportato e potenziato, attraverso il sostegno a iniziative quali il Sistema Provinciale Riserve Naturali, il sistema a rete per la tutela e valorizzazione delle 14 Riserve naturali, i Cantieri della Biodiversità (unico appuntamento scientifico nel panorama nazionale) e il Centro per la Biodiversità, in fase di allestimento a Monticiano. Sul fronte della gestione dei rifiuti, rimane alto l’impegno congiunto di Provincia e Regione per sviluppare sinergie tra i vari operatori del settore, pubblici e privati, tese a creare una vera e propria filiera industriale del riciclo attraverso lo sviluppo della raccolta differenziata di qualità, del recupero di materiali e del mercato dei ri-prodotti, anche in un’ottica di sbocchi occupazionali, partendo dalle esperienze positive promosse finora in provincia di Siena. L’ultimo punto del capitolo dedicato alla qualità del territorio prevede interventi di prevenzione da rischi idraulico e idrogeologico diffusi su tutta la provincia, in risposta alle singole peculiarità.
3 – GOVERNANCE, EFFICIENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA
Il terzo e ultimo ambito di intervento previsto dal protocollo prevede lo sviluppo del Polo della Monetica e del distretto dell’ICT; una sempre maggiore connettività del territorio riducendo il digital divide che penalizza ancora alcune zone periferiche e ne frena lo sviluppo sociale, economico e civile, e un contrasto sempre più forte all’evasione e all’elusione fiscali.
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