Dopo molti mesi, e con grande soddisfazione, siamo riusciti a portare a termine un altro dei nostri “grandi” propositi: restaurare la sestina delle chiarine storiche che, a causa del ricevitore dell’imboccatura fisso, risultavano non accordabili e quindi difficilmente utilizzabili.
Il restauro, voluto da questo Comitato, ma reso possibile grazie al supporto finanziario del Magistrato delle Contrade ed al sostegno del Sindaco e della sua Amministrazione, ha reso possibile la mobilità del bocchino e di conseguenza la loro accordatura. A riguardo delle stesse Ezio Pollai scrive questo testo.
Comitato Amici del Palio
Nel 1975, al sottoscritto, allo scultore Pierluigi Olla e allo scenografo Sebastiano Morichelli, fu affidato il compito di riprogettare i costumi del comune per il corteo storico del Palio. Nell’occasione chiedemmo il permesso all’allora direttore del museo civico Prof. Aldo Cairola di cercare nei magazzini comunali, dove ancora in quel tempo, erano stipati gessi, registri, mobili e suppellettili varie, qualche elemento originale da recuperare per il corteo storico. Tra le molte cose dove posai l’occhio c’erano alcune chiarine che giacevano in un angolo. Leggendo la scritta sul bordo della campana, ci rendemmo conto di avere ritrovato degli oggetti importanti per il nostro lavoro; una piccola tessera rispetto alla grande arte della storia senese ma che avrebbe completato la nostra ricerca finalizzata alla tradizione paliesca. Da ulteriori ricerche scoprimmo che queste trombe erano state esposte alla grande mostra dell’arte senese, allestita nel 1904, e che riportavano la descrizione che qui allego incisa in prossimità del bordo. La forma di queste trombe ci sorprendeva poiché, pur costruite nel 1600, perpetuavano linee ancora duecentesche, come si può ritrovare nella documentazione iconografica senese. Una grande gioia e brividi provai quando, pochi giorni dopo,invitai un componente di rilievo della banda “Città del Palio” Italo Peccianti a vedere gli strumenti, il quale infilato un bocchino ne fece uscire uno degli squilli famosi ed ecco che quella chiarina, per me divennero ad allora poco più che un oggetto polveroso, rivelava la sua voce chiarissima e antica. Il prof Cairola ,vista l’importanza della cosa, ci dette l’incarico di farle restaurare affidandole ad un esperto come il prof Vinicio Gai, docente del conservatorio musicale “Cherubini”di Firenze e grande studioso in questo campo,il quale pochi mesi prima, aveva organizzato la mostra degli stumenti musicali antichi a palazzo Pitti. Alla vista di questi reperti fece molti apprezzamenti e meraviglia per questo inaspettato ritrovamento; successivamente si fece carico con grandissima passione di studiare e seguire il restauro che fu affidato alla ditta Onerati di Firenze.
All’Istituto Donegani di Novara fu affidato l’incarico di individuare la lega metallica per riscoprire esattamente i segreti che facevano così famosi questi costruttori tedeschi di Norimberga. Al tempo furono donate al comune di Siena dalla famiglia Sansedoni. Completato tutto il lavoro,furono riportate a Siena dove fanno bella mostra in una vetrina nel Museo civico. Nel 1993, nella ricorrenza del centenario del Magistrato delle contrade, proponemmo, di ricordare l’evento con la costruzione di copie delle ormai famose chiarine,e l’allora rettore dott. Pasquale Cappelli,apprezzò l’idea ,approvandola. Le prime due furono ricostruite rispettando tutti i canoni fonologici dalla ditta Onerati. La lastra fu rifatta con la stessa lega delle originali, dall’istituto Donegani e fatta la forma di legno per la battitura del metallo. Noi seguimmo la realizzazione e il coordinamento tra le varie parti del lavoro,tra cui la scritta dedicataria alla bocca delle trombe,eseguita dalla Siena timbri 2000. Il primo passo era stato fatto e nel 1994 furono consegnate al comune con una bella cerimonia nella sala del capitano del popolo, in presenza del consiglio e delle varie autorità . Bisogna arrivare al 1996 per completare la sestina che fu stimolata ,con grande sensibilità dal comitato”Amici del Palio”,coinvolgendo anche il Consorzio per la tutela del Palio e i comuni di Massa Marittima e di Montalcino, legati storicamente a Siena. Sono trascorsi ancora molti anni e queste chiarine, sono uscite dalla porta del palazzo pochissime volte ,con nostro rammarico. Ora ,ancora una volta ,il comitato “Amici del Palio”, si è fatto avanti per mettere a punto, con piccoli interventi tecnici, il registro del suono e rivederle in piazza come gioielli unici appartenenti alla storia del Palio di Siena.
Ezio Pollai