Il 12 agosto dell’83 moriva Artemio Franchi, il più grande dirigente calcistico di ogni tempo. Stava andando a Vescona, a trovare il fantino della Torre, la contrada di cui il Dottore era capitano. La notizia arrivò in città al tramonto, mentre Siena viveva la vigilia dell’assegnazione dei cavalli. Sul posto, in quella curva maledetta, a pochi chilometri dalla casa di Silvano Vigni detto Bastiano, tra i primi ad arrivare fu Mauro Barni, sindaco della città e grande amico ed estimatore di Artemio Franchi. La città rimase stordita. Arrivarono a Siena molti dirigenti dello sport nazionale e internazionale. Non tutti riuscirono a capire perché quell’uomo, che girava il mondo, era morto proprio in una strada di provincia e per andare a trovare un fantino. Non tutti sapevano quanto il Dottor Franchi amava il Palio e la sua contrada.
Stefano Bisi
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