Il Comune di Chiusi si schiera per un diritto di scelta per i rifugiati provenienti dalla Libia. In altre parole, chiede il rilascio di un titolo di soggiorno a tutti coloro che hanno richiesto asilo. La posizione dell’assessore Andrea Micheletti e del sindaco Stefano Scaramelli è netta: entrambi hanno sottoscritto un appello lanciato dal progetto “Melting pot Euroa”, visibile su http://www.meltingpot.org/articolo17149.html , per trattenere a titolo umanitario i giovani accolti negli ultimi mesi, qui come in altri comuni toscani. E nel prossimo consiglio comunale si intende approvare un ordine del giorno che dia ufficialità a questa posizione, tenendo conto anche dell’integrazione in atto e dei rapporti che si sono creati con la popolazione. Basti pensare che i giovani rifugiati stanno lavorando, gratuitamente, per utilizzare gli operai del Comune nella riparazione del’arredo urbano, dei giochi per i bambini, come per la pulizia di strade e giardini. La convinzione è che si tratti, come scritto nell’appello e come ribadisce il sindaco Scaramelli di “una questione di dignità, di democrazia e di giustizia”. Molte personalità della politica, della cultura e dello spettacolo hanno già preso posizione.
“Facciamo un appello – aggiunge l’assessore Micheletti – ai cittadini per dare forza con le loro firme a questa richiesta”. L’appello è chiaro.
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