“Una soppressione inutile e sconsiderata che aumenterà tempi e costi per la comunità, una chiusura che non porterà ad alcuna diminuzione di sprechi e di inefficienze, ma che, anzi, avrà effetti completamente opposti in termini di tempestività e di efficienza”. Con queste parole Gabriele Rizzo, segretario dell’Unione comunale del Pd di Poggibonsi, interviene nuovamente sull’ipotesi della soppressione del polo giudiziario valdelsano. “La decisione di sopprimere il presidio giudiziario di Poggibonsi – continua Rizzo – è legata a una logica di risparmio che non ha fondamento. Questa decisione, infatti, porterà ad un aumento dei tempi e dei costi, con conseguenti ricadute negative sulle imprese, sui cittadini e su tutta la comunità. La conseguenza immediata sarà il trasloco forzato di magistrati, personale di cancelleria e ausiliario al tribunale di Siena, causando danni e gravi ripercussioni sull’amministrazione della giustizia in tutta la provincia“.
“Siamo consapevoli – prosegue il segretario del Pd – della necessità non più rinviabile di ammodernare il Paese, di riformare profondamente la pubblica amministrazione, di snellire la burocrazia che soffoca e talvolta uccide le imprese avendo costi oramai insostenibili, ma ciò non può e non deve avvenire con tagli lineari e indiscriminati. Si devono colpire immediatamente gli sprechi, le inefficienze, le spese improduttive, tagliare benefit, privilegi e agevolazioni percepiti a livello istituzionale, politico e amministrativo. Le nostre imprese e le nostre famiglie sono stremate, non possiamo più rinviare un sano e salutare ammodernamento del Paese il quale deve procedere anzitutto con un rigoroso e oculato taglio di tutti i costi improduttivi e salvaguardano, invece, le spese produttive di servizi efficienti a favore della famiglie e delle imprese. La paventata chiusura del Polo giudiziario valdelsano altro non rappresenta che il taglio scriteriato di un servizio giudiziario efficiente e tempestivo svolto a favore di tutta la comunità, di una struttura che rappresenta una straordinaria ricchezza per la Valdelsa, rivestendo un’importanza strategica soprattutto per il sistema economico e produttivo, e la cui chiusura avrebbe ricadute assolutamente negative sulle imprese, sui cittadini e su tutta la collettività”.
“Come Pd di Poggibonsi – aggiunge Rizzo – abbiamo suonato il campanello d’allarme sin dallo scorso novembre, manifestando la nostra totale contrarietà alla soppressione del polo giudiziario valdelsano e da allora abbiamo intrapreso un percorso di protesta contro una decisione che arrecherebbe un gravissimo danno a tutta la Valdelsa. La nostra mobilitazione è stata condivisa dalle istituzioni, dal mondo dell’associazionismo presente sul nostro territorio così come dallo stesso Ordine degli Avvocati al cui presidente, l’avvocato Mini, va dato il merito di aver subito dimostrato, insieme al consiglio dell’ordine, la massima attenzione al tema e la più ampia condivisione della nostra mobilitazione. Un ottimo contributo alla nostra battaglia, alla battaglia di tutta la Valdelsa, è stato fornito anche dalla commissione presieduta dall’avvocato Lorini il cui puntuale lavoro di ricerca attesta, per l’ennesima volta, l’efficienza del tribunale di Poggibonsi.
“Da inizio anno, inoltre, il Pd di Poggibonsi si è fatto promotore e si è impegnato fattivamente in una raccolta firme contro la soppressione del polo giudiziario valdelsano. Un’iniziativa – continua Rizzo – intrapresa anche dal Comune di Poggibonsi ma alla quale, forse, non è stato dato grande risalto e notizia. Chiediamo quindi alle istituzioni e al Comune di Poggibonsi per primo, un maggior impegno per tutelare e salvaguardare un altro fiore all’occhiello del nostro territorio. La nostra campagna di mobilitazione è ancora aperta ed è possibile richiedere il modulo per la raccolta delle firme sia telefonicamente, al numero 0577-936128, sia via e-mail, all’indirizzo info@pdpoggibonsi.it. Le firme potranno essere raccolte ovunque, nei luoghi di lavoro, negli uffici e negli esercizi commerciali. Siamo convinti – conclude Rizzo – di batterci per una giusta causa e per questo continueremo senza sosta la nostra mobilitazione insieme alla cittadinanza, alle istituzioni, e alle forze economiche e sociali presenti sul territorio”.