Rossi: “Mps è un gruppo solido e Siena, grazie al nuovo management, ai lavoratori e alla comunità ce la farà”

Scuola, sanità, sviluppo, lavoro e ripresa economica. Sono stati questi alcuni dei temi, toccati nel corso dell’iniziativa organizzata dal Pd di Siena, che ieri, lunedì 11 febbraio, ha visto la partecipazione di molte persone che hanno affollato la Saletta dei Mutilati a Siena. Protagonista dell’incontro è stato Enrico Rossi insieme al candidato sindaco di Siena per il centrosinistra, Franco Ceccuzzi e ai candidati Pd alla Camera dei deputati, Luigi Dallai e al Senato, Alessandro Starnini.

 

Produttività e competitività. “Il nostro Paese – ha detto Enrico Rossi – sta attraversando una fase difficile dalla quale possiamo uscire solo ottenendo una maggioranza forte sia alla Camera che al Senato. Il Partito democratico è una grande forza politica che si contrappone a quella parte demagogica e populista dalla quale l’Europa riformista ha già preso le distanze. C’è bisogno di un serio progetto di rilancio del Paese, puntando su produttività e competitività. Il governo dovrà mettere le pubbliche amministrazioni nella condizione di poter investire sul territorio, rilanciando l’occupazione e l’economia. A questo si dovrà affiancare anche un riordino istituzionale che possa ridare un ruolo allo Stato e ai ministeri”.

 

 

 

Banca Mps e il rinnovamento iniziato da Franco Ceccuzzi. Enrico Rossi ha poi parlato di Siena, sottolineando la necessità di tutelare la Banca Mps e di proseguire quel percorso di rinnovamento, già iniziato con l’amministrazione Ceccuzzi. “La cosa che mi rattrista di più – ha aggiunto Rossi – è stato vedere i tentativi di strumentalizzazione contro il Pd e contro Banca Mps, che hanno messo in secondo piano i valori dell’azienda e la tutela dei dipendenti. Il gruppo, come hanno detto anche il ministro Grilli, è solido. E’ certo che il Pd dovrà affrontare i temi del localismo e del ruolo delle banche, ma il forte legame tra banca e territorio può trovare numerosi esempi in Italia. Le banche devono tornare a svolgere la loro funzione originaria: investire e dare credito alle aziende per rimettere in moto l’economia reale. Abbiamo il dovere di difendere la Banca Mps, lo dobbiamo ai suoi dipendenti, a Siena e alla sua comunità. Sono sicuro che Siena e Banca Mps saranno in grado di trovare le forze necessarie per potercela fare”.

 

 

 

Un governo di centrosinistra per dare a Siena la possibilità di ripartire. “Un governo di centrosinistra stabile – ha aggiunto Franco Ceccuzzi – sarà un elemento di grande vantaggio anche per Siena, per le molte questioni aperte che hanno bisogno di essere portate avanti. Tra queste ci sono il rilancio del Santa Maria della Scala, per il quale deve essere ripreso un confronto diretto con lo Stato e il progetto di recupero delle mura, sul quale oggiAggiungi un appuntamento per oggi il Comune non può intervenire perché non è proprietario. Da questo progetto e dal recupero delle Caserme di proprietà demaniale può dipendere la ripresa occupazionale dei giovani e il rilancio, in modo sostenibile, del settore edile ed artigianale. Infine c’è la candidatura per Siena Capitale europea della cultura, una delle principali priorità della nuova amministrazione, dal momento che rappresenta un investimento duraturo per la città e che le consentirà una grande apertura e un rilancio della sua attrattività anche internazionale”.

 

 

 

Nel Pd una parte parassitaria che strumentalizza la vicenda di Banca Mps. “Sulla vicenda Mps – ha detto Ceccuzzi – al nostro partito è stata attribuita tutta la responsabilità. Nei fatti abbiamo dimostrato che la stragrande maggioranza del Pd ha fatto per prima autocritica, mettendoci la faccia e contraddistinguendosi da quella componente parassitaria che non si presenta, scrive lettere e comunicati stampa persecutori, negando le responsabilità passate e boicotta la campagna elettorale. Il percorso di rinnovamento è stato già avviato e deve proseguire. Ci sono centinai di persone che in questi giorni stanno lavorando sodo per la campagna elettorale del Pd, mettendoci testa e cuore. Questa è la parte leale del Pd, di cui sono molto orgoglioso e con la quale la città potrà ripartire”.

 

 

 

Dallai: “Il Pd forza del presente e del futuro”. “Il Pd a Siena – ha detto Luigi Dallai – ha un ruolo particolare, perché rappresenta il passato, il presente e il futuro della città. Per questo è ancora in marcia per dare il massimo ai suoi cittadini e a tutta la Toscana. Rappresentiamo quella forza politica che è necessaria per il rilancio della città. Siena ha sempre rivendicato un ruolo importante in questa regione, che da parte sua non ha mai lasciato sola la città. Anche quando sono stati commessi degli errori, li abbiamo riconosciuti e siamo ripartiti da questi per migliorare e diventare il partito che vogliamo a livello regionale e nazionale”.

 

 

 

Starnini: “A Siena non servono liste civiche”. “La nostra città – ha detto infine Alessandro Starnini – ha bisogno di una leadership forte e credibile in Europa, che sia in grado di migliorare la situazione del debito pubblico, aiutando così anche Banca Mps. Non servono liste civiche per interloquire con il governo. L’Italia ha bisogno del centrosinistra e Siena, se vuole guardare con fiducia al futuro, non potrà fare a meno di avere al governo una grande forza politica”.