Nonostante le due grandi incognite della vigilia, ovvero le condizioni metereologiche assai incerte e soprattutto la relativa scarsità di tartufo dovuta all’impietosa siccità estiva, a San Giovanni sembra delinearsi un bilancio più che positivo della 27ma Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi, soprattutto perché le vendite del tuber magnatum pico sono andate bene ma anche perché la tregua concessa dal maltempo nell’ultimo fine settimana ha regalato alla Mostra Mercato un pubblico ed una affluenza da grandi occasioni. Il dato più importante quindi sembra proprio essere una confermata affezione della gente per questa manifestazione che non mostra mai rughe ma che anzi ogni anno si arricchisce di qualcosa di nuovo. La folla non ha mancato neppure l’appuntamento con il Tartufo della Pace. “Un prezioso frutto della nostra terra come riconoscimento per un lavoro prezioso” ha detto in una sala del camino gremita come non mai il sindaco Michele Boscagli. Il prezioso lavoro in questione è quello di Loriana Riccarelli-Dembelè, una cooperante nata a San Giovanni ma che vive da 44 anni nel Mali dove ha fondato l’ONG “EAU ET VIE JI DUMA” e dove svolge un grande lavoro per lo più dietro le quinte e lontano dai riflettori. Alla cerimonia era presente l’ambasciatore del Mali in Italia S.E. Gaoussou Drabo e l’assessore provinciale Gabriele Berni che ha sottolineato il particolare legame in questa manifestazione fra “il prodotto più delicato della nostra terra con il tema della pace”. L’ambasciatore maliano – che ha rinunciato ad un importante appuntamento per essere qui – ha detto “Siamo fieri di avere con noi la signora Dembelè. Noi maliani ormai la consideriamo una di noi. La signora affronta e supera per ciascun progetto un milione di difficoltà grazie al suo proverbiale temperamento. Per dirla con Victor Hugo: una forza che va avanti. Ai cittadini di S Giovanni dico grazie per aver dato i natali alla signora Dembelè”. Loriana Riccarelli ha poi preso la parola e illustrato dei filmati che documentano il lavoro svolto in una attività iniziata nel 1986. “I nostri sono interventi partecipativi in quanto coinvolgiamo le popolazioni locali e realizziamo pozzi, farmacie e mulini rurali grazie alla generosità di finanziatori italiani e in gran parte toscani”. Una delle fotografie mostrava il ponte realizzato grazie alle donazioni della parrocchia di San Miniato di Siena. “Per realizzare queste piccole ma preziose infrastrutture – ha chiosato la cooperante premiata con un bellissimo tartufo bianco di quasi cento grammi, una targa del Comune di San Giovanni e la medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, occorrono fantasia e coraggio. E poi non ci vergogniamo, ormai da 14 anni, di chiedere dappertutto aiuto e sostegno”. “Sempre lontano dai riflettori, la signora Riccarelli Dembelè – ha detto alla fine il sindaco in un piccolo fuori programma – ha avuto anche un ruolo attivo nelle trattative che hanno portato in passato al rilascio di ostaggi italiani in zone dell’Africa SubSahariana”. Il riferimento è alla trattativa in prima persona per il rilascio dei coniugi Cicala oltre al ruolo molto importante anche nelle trattative che hanno portato alla liberazione di Rossella Orru. La manifestazione non poteva che concludersi alla grande – con degli spettacolari giochi pirotecnici dal castello