Sarteano si è stretta intorno alla Madonna del Buonconsiglio, come è sempre avvenuto nei grandi momenti della sua storia, con una cerimonia religiosa e una solenne processione che hanno coinvolto un’intera comunità. Mercoledì sera, a pochi giorni dal furto delle corone d’oro che sovrastavano le effigi di Maria Santissima del Buonconsiglio (cui è dedicata una congregazione, a Sarteano) e di Gesù, tantissimi cittadini hanno testimoniato con la presenza la propria fede, o semplicemente l’attaccamento a una tradizione: la chiesa era stracolma, con gente rimasta fuori, il corteo religioso lunghissimo. Come avvenne per la fine di un’epidemia di colera ai primi dell’Ottocento, ci si è raccolti intorno alla pala dipinta da Francesco Bonichi nel 1761, così bella che il pittore chiese un pagamento aggiuntivo.
A quella classica realizzazione pittorica nel 1931 furono applicate, sopra le aureole, corone realizzate con l’oro donato dalle donne sarteanesi. Anche in quel caso l’esposizione di piazza Bargagli della Madonna incoronata coinvolse una grandissima folla, come testimoniano le grandi foto esibite l’altra sera, durante la processione, dal parroco don Fabrizio Ilari. Sotto l’opera del Bonichi, nella chiesa di San Lorenzo, c’era il piccolo crocifisso usato per scalzare i manufatti d’oro dal dipinto, dopo che i ladri avevano infranto il vetro di protezione. Accanto, la foto del dipinto con le corone d’oro. Quanto avvenuto ha fatto scattare un senso di identità, che porta a tutelare i propri simboli. Dall’altare don Fabrizio Ilari ha ribadito la volontà di realizzare nuove corone, annunciando una raccolta in alcuni esercizi commerciali di Sarteano. Non si tratta tanto di riparare un danno materiale, quanto di rispondere con fermezza a un atto che colpito le coscienze, in un luogo abituato e tenere le chiese aperte al mattino, per una preghiera o la visita dei turisti. Le modalità e il giorno in cui è avvenuto, il 22 agosto, quello dedicato alla Beata Vergine Maria Regina, hanno suscitato sdegno anche da parte dei non credenti, come dei rappresentanti delle istituzioni. Il sindaco Francesco Landi, insieme agli altri amministratori pubblici, era in testa alla processione che si è svolta in un’altra data simbolica, quella del giorno di Sant’Agostino, vescovo di Ippona, fondatore dell’ordine devoto alla Madonna del Buonconsiglio, che viene ricordata il 26 aprile. La speranza è che, per quel giorno, il dipinto torni ad avere le sue corone. Lo hanno chiesto tutti i sarteanesi, indirettamente, partecipando in massa alla processione, aperta dalla Filarmonica. Hanno sfilato i fratelli e sorelle della Misericordia con la veste storica e quella di servizio attuale, i bambini con la tunica bianca da chierichetto, i paggi delle contrade della Giostra, tutti ad accompagnare il dipinto, trasportato a spalla, utilizzando la storica “macchina processionale”. I canti e le preghiere, la voglia di stare insieme, hanno come esorcizzato un episodio che è il segno dei tempi. Per fortuna i sarteanesi hanno ancora la sensibilità di stupirsi, di esprimere sdegno nei confronti di simili atti di barbarie, e di ribadire la volontà di vivere in tranquillità e pace.