L’articolo sul Corriere di Siena a firma di Roberto Barzanti ha avviato un dibattito consistente sul Palio. La proposta di affidare al Comune la scelta del lotto dei dieci e non più ai capitani così da evitare ragionamenti tattici è diventato ambito di discussione su Sienanews.it e sui social network. Abbiamo rigirato la domanda a chi il Palio lo conosce bene, che vi ha preso parte per moltissimi anni e che continua a seguirlo con moltissima dedizione: Bastiano.
Silvano, cosa pensi dell’idea proposta da Barzanti sul Corriere di Siena, di far scegliere il lotto dei dieci al Comune per evitare ragionamenti tattici e non dettati dai pareri tecnici messi a punto dopo accurate visite e analisi?
“Io vi ribalto la domanda: in Comune chi è in grado davvero di valutare i cavalli?
Quindi a tuo avviso la scelta deve restare solo ed esclusivamente dei capitani?
“Sì, il Comune organizza e gestisce la Festa, se gli facciamo anche scegliere i cavalli, le contrade a cosa servirebbero? Si sminuirebbe e avvilirebbe quello che è il compito dei capitani. Verrebbe a mancare la sostanza essenziale del Palio, le contrade. Sicuramente però i capitani dovrebbero iniziare a fare di più l’interesse della propria contrada e meno quello dei fantini”.
Resta il dato di fatto che a luglio mancavano due contrade al canape. Come ti spieghi tutto questo?
“Partiamo dal fatto che se un cavallo ha qualcosa ai tendini si vede ad occhio nudo. I veterinari alle previsite eseguono le radiografie per escludere altre patologie ma non si fanno le radiografie allo zoccolo. Se un cavallo ha una frattura alla falange la si vede solo ed esclusivamente con la radiografia allo zoccolo che non viene fatta. A mio avviso viene fatto moltissimo ma allo stesso tempo vengono tralasciate due cose fondamentali, una è il piede del cavallo e l’altra è la bocca. E’ un po’ come tralasciare le ruote e lo sterzo di una macchina. Per le previsite andrebbero prese in considerazione anche queste due cose.
Passiamo al mossiere Chiaudani, notevoli le polemiche sia nei quattro giorni di Palio che dopo la Carriera. La contrada della Selva ieri in assemblea ha ribadito il proprio dissenso nei confronti dell’operato del mossiere , ritenendolo tecnicamente inadatto a ricoprire il ruolo assegnatogli, in vista del palio di agosto 2012, auspicandone, pertanto, la sua sostituzione. Cosa ne pensi?
“Allora se si parte dal fatto che son partiti tutti, il mossiere non ha sbagliato. Ma se il regolamento è rimasto lo stesso – e so che è così – di quando correvo anche io , ovvero che la mossa è valida quando la rincorsa ha almeno l’incollatura all’altezza del verrocchio, allora la mossa di luglio non era regolare. Anche la rincorsa del resto ha sbagliato, perchè ha fiancato quando ha fiancato l’Onda.
Sappiamo bene che normalmente la prima contrada a fiancare è quella di rincorsa che detta i tempi della mossa. Il Comune a mio avviso batte delle strade sbagliate. Non cerca tra i mossieri che fanno abitualmente questo mestiere. Questo è un grossissimo errore. Chi fa il mossiere almeno dieci volte l’anno commette decisamente meno errori di uno che sale su un verrocchio una, due volte l’anno. Se io mi devo far costruire casa, me la faccio costruire da una ditta esperta che so che ha già costruito altre case. No?”.
Ad agosto lotto alto o basso?
“Non esiste più il concetto di lotto alto o basso. Ormai la differenza la fa la monta e il posto al canape. Si è visto a luglio: se il Nicchio fosse stato tra i primi sarebbe uscito per primo e avrebbe potuto vincere, così come la Giraffa. Non esistono più grandi divari tra i cavalli da Palio. Esistono però i divari tra i fantini. Se un cavallo lo monta uno bravo vince, se lo stesso cavallo lo monta un fantino meno bravo arriva terzo o quarto”.
A proposito di fantini, ci si aspettava molto dal tuo “figlioccio” Jonatan Bartoletti a luglio. Che cosa è andato storto?
“Quando le persone vanno da sole si cerca sempre di emarginarle rispetto a coloro che invece fanno il traino di qualcuno. Jonatan ha montato in una contrada tranquilla dove già era stato, aveva un cavallo potente che lui fortemente aveva cercato ma poi il giorno del Palio è tutta un’altra cosa. E’ stato svantaggiato alla mossa, è rimasto schiacciato tra due contrade che si sono chiuse e quindi è partito male. Non è riuscito a dare quella zampata alla quale siamo abituati. Lui solitamente parte sempre per primo anche con l’ultimo cavallo di Piazza. Questa volta non è andata così. Pur essendo solo otto contrade e solo sette tra i canapi, si sono ammontinati tutti nella parte alta lasciando spazio a chi era in basso. A mio avviso Jonatan è un fantino con delle ottime capacità che tornerà preso a rivincere il Palio”.
Elena Casi