Il decreto, del dirigente regionale per il settore Istruzione-Educazione, è operativo e liquida, alle Province toscane, importi variabili in base al numero degli studenti disabili iscritti nelle scuole secondarie superiori di secondo grado del territorio (si tratta, in tutto, di 3.346 studenti). Saranno poi le dieci Province ad assegnare i contributi ai Comuni: ciò avverrà, previo confronto con i Comuni stessi, a integrazione di eventuali risorse provinciali già impegnate per questo servizio e comunque tenendo conto non solo del numero effettivo dei giovani disabili ma anche delle caratteristiche geografiche del territorio.
Il tema specifico, il trasporto degli studenti disabili delle scuole superiori di II grado, è molto controverso per quanto concerne la definizione di chi sia competente. Regione Toscana, tramite il suo assessorato all’Istruzione, ha deciso di puntare alla sostanza e di coinvolgere tutti i soggetti istituzionali (Province e Comuni): c’era, oltretutto, da attuare una risoluzione approvata tempo fa in Consiglio Regionale. L’assessore regionale all’Istruzione ha dunque stabilito un percorso istituzionale condiviso, puntando alla sostanza: il diritto dei disabili.
Gli studenti coinvolti, per ciascun territorio provinciale, sono: 314 (Arezzo); 760 (Firenze); 182 (Grosseto); 350 (Livorno); 330 (Lucca); 185 (Massa-Carrara); 336 (Pisa); 211 (Prato); 442 (Pistoia); 236 (Siena). Per un totale di 3.346 persone.
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