Il direttore della Candidatura Pier Luigi Sacco ha illustrato i contenuti del progetto in corso di elaborazione, che dovrebbe portare Siena a superare il primo “esame” previsto per il prossimo novembre, con il quale la rosa delle città italiane in concorso dovrebbe essere ristretta a un massimo di 3-5 nomi. Il professor Sacco ha anche offerto alla valutazione degli amministratori e dei dirigenti regionali presenti all’incontro alcune informazioni circa le esigenze di badget: si stima che gli investimenti pubblici e privati potrebbero innescare fino al 2021 un effetto moltiplicatore fino a quintuplicare le risorse attivate.
“Siena si propone come laboratorio di ricerca e sviluppo per l’industria culturale del paese e della Toscana – dice il presidente Rossi – e penso che, se la candidatura andrà in porto, tutta la nostra Regione e le sue città potranno beneficiarne. Ho dato incarico agli uffici regionali di approfondire i possibili collegamenti tra il progetto senese e le risorse del Programma operativo regionale che comprende le risorse europee del Fondo sociale e dell’Obiettivo competitività e occupazione”.
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