Un nuovo strumento di partecipazione per i cittadini senesi e un punto di riferimento per l’azione di governo e l’attività amministrativa del Comune di Siena. Sono questi in estrema sintesi, le finalità e gli obiettivi al centro del regolamento per l’istituzione e il funzionamento delle Consulte territoriali dei Cittadini (Ctc) approvato dalla giunta comunale riunitasi oggi, mercoledì 8 febbraio. Il regolamento sarà portato al prossimo consiglio comunale, in programma martedì 21 febbraio.
Il documento, suddiviso in dodici articoli, intende definire un vero e proprio luogo di rappresentanza istituzionale che favorisca la partecipazione, l’interazione tra amministrazione e cittadini e il controllo del territorio. Le Consulte avranno un periodo di sperimentazione di 12 mesi dal momento dell’insediamento, dopo di che si procederà alla verifica di un’eventuale modifica del regolamento.
Un passo in avanti sulla strada della partecipazione “Con l’approvazione da parte della giunta del regolamento per l’istituzione delle Consulte territoriali – afferma Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena – facciamo un altro passo importante sulla strada della partecipazione dei cittadini, che è uno degli elementi centrali del nostro programma. Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare alle commissioni consiliari per il lavoro svolto. Si tratta di un atto concreto sul quale ci confronteremo in consiglio comunale e che, una volta approvato, spiegheremo nel dettaglio a tutti i cittadini anche attraverso iniziative pubbliche. E’ significativo però che l’amministrazione abbia già assunto, a pochi mesi dal suo insediamento, l’impegno di creare nuovi luoghi di strumenti e partecipazione, sia in chiave di ascolto che di proposta, sulle politiche generali e sui temi che riguardano i quartieri, così che le istanze della comunità siano incluse all’interno del processo decisionale dell’amministrazione.
Le Consulte, un punto di contatto tra amministrazione e cittadini “Le Consulte – continua Ceccuzzi – che saranno elette a suffragio universale e non avranno alcun costo aggiuntivo per il Comune, potranno raccogliere e discutere i problemi e le prospettive legate alle zone di competenza, concentrandosi su questioni specifiche, proponendo studi e ricerche per la risoluzioni di questioni legate al territorio. Saranno la voce dei cittadini e il punto di raccordo fra la comunità e l’amministrazione comunale, in un dialogo che consentirà un controllo del territorio più capillare e, al contempo, un miglioramento della qualità e della funzionalità dei servizi”.
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