L’Esposizione Universale 2015 ha come titolo significativo “Nutrire il Pianeta – Energia per la vita”: cibo, cultura e territorio saranno i cardini di questo grande evento internazionale, che si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, cui parteciperanno circa 150 nazioni, e per il quale sono previsti oltre 20 milioni di visitatori, di cui 7 milioni stranieri.
Dal punto di vista turistico e culturale, Expo 2015 rappresenta per tutto il Paese una grande opportunità sotto due aspetti: per le ricadute dirette, legate alla capacità di attrarre i visitatori sui territori durante i sei mesi della manifestazione; per i vantaggi indiretti collegabili, nel medio-lungo periodo, alla capacità di promuovere il territorio e le sue eccellenze in termini di immagine e di contatti potenziali.
D’altra parte, da un punto di vista culturale, l’Esposizione Universale ha contribuito nella storia a creare e a diffondere simboli che hanno lasciato una traccia indelebile nella connotazione dei territori, una su tutti quella del 1889 a Parigi, che consegnò al mondo la Torre Eiffel.
La città di Siena ha la possibilità di rendere ancora più unico questo appuntamento a livello mondiale perché può offrire una testimonianza concreta di come la tradizione e la cultura possano convivere in perfetto equilibrio con il territorio, dando vita ad una qualità del cibo e soprattutto del vivere che sono gli elementi portanti del tema dell’esposizione.
E perché allora non focalizzarsi su ciò che esiste di più bello per mostrare la nostra eccellenza all’interno di un evento di rilevanza internazionale: le contrade e il Palio.
Un’opportunità che le permetterebbe anche di rilanciare un progetto di sviluppo e cambiamento e che deve necessariamente partire da due chiavi primarie che ci contraddistinguono da secoli: identità e cultura.
L’Esposizione Universale del prossimo anno è senza dubbio un avvenimento di carattere unico e potrebbe costituire l’occasione per indire un evento raro e prezioso come un Palio straordinario che – come sancisce il regolamento del Palio e come ha ricordato recentemente il Sindaco Valentini – ha bisogno di una situazione speciale e di ragioni importanti. Basti ricordare avvenimenti di risonanza mondiale come “l’uomo sulla luna” ed il Giubileo che la città ha voluto festeggiare con un Palio straordinario.
Siena potrebbe celebrare la propria distintività all’interno di una cornice culturale globale, attesa e riconosciuta dalle circa 150 delegazioni dei paesi stranieri provenienti da tutto il mondo.
La città e le “terre di Siena” avrebbero l’opportunità di vivere la loro festa mostrando ai visitatori di tutto il mondo le proprie eccellenze: il paesaggio, la qualità delle produzioni enogastronomiche e il grande patrimonio artistico, culturale e sociale che rendono unico il suo territorio.
Intraprendere questa strada sarebbe una bella sfida per Siena che in questo momento storico ha bisogno di rinnovare la tradizione del “Buon Governo” senese puntando su conservazione e creatività, tradizione e innovazione, qualità ed eccellenza. Una sfida che i cittadini e, soprattutto, le istituzioni del territorio dovrebbero essere pronti a raccogliere per esaltare e salvaguardare la bellezza che nei secoli ha reso inconfondibile questa città e il suo territorio.
Mauro Rosati
Direttore Generale Fondazione Qualivita