Questa mattina è uscita la tradizionale classifica annuale del quotidiano “ Il Sole 24 Ore” e Siena è tra le città in cui la “qualità della vita” è più alta. Al primo posto c’è Trento, al secondo Bolzano, al terzo Bologna, al quarto Belluno e al quinto posto si trova la nostra città. “Un piazzamento importante – sostiene il sindaco Bruno Valentini – che non deve essere visto come un traguardo, ma come un punto di partenza per poter migliorare ancora. Chi individuava le difficoltà del Monte dei Paschi e della Fondazione come cause di una crisi definitiva della nostra città, si sbagliava. Ritrovare la provincia di Siena tra le prime cinque province in cui la qualità della vita è più alta, oltre a far piacere, da l’idea di quelle che sono le nostre potenzialità. Potenzialità che, come ho ricordato più volte, sono enormi. Questo riconoscimento arriva nonostante la difficoltà che la nostra comunità vive a causa di errori che sono stati compiuti in passato e che hanno portato alla distruzione di risorse fondamentali per il nostro territorio. Dalle graduatorie che sono uscite su “Il Sole 24 Ore” si evince che in alcuni settori la nostra provincia rallenta, mentre in altri è ancora all’avanguardia. Il volontariato è uno dei settori più avanzati, questo dimostra la capacità dei nostri concittadini di sapersi organizzare e di saper intervenire in ambiti come quello del sociale, dello sport, della cultura e della formazione. Non si tratta di un’azione di “supplenza” alle istituzioni ma di un’azione virtuosa di collaborazione tra Associazioni ed Istituzioni. In questo territorio, cittadini organizzati e istituzioni, riescono a produrre insieme una progettualità che fa della nostra provincia una delle realtà più avanzate d’Italia. L’altro importante settore in cui ci caratterizziamo positivamente è quello della cultura, nelle sue diverse sfaccettature: mostre, produzione di eventi e cultura enogastronomica. Su questi temi la provincia di Siena risulta essere all’avanguardia rispetto al rapporto con la popolazione residente. Naturalmente noi interpretiamo tutto ciò come una grande piattaforma su cui innestare la progettualità per Siena Capitale della Cultura Europea 2019. Per quanto riguarda la sicurezza la situazione è discreta, ad esempio, Siena è fra le province con meno estorsioni d’Italia, esprimendo quindi una capacità di resistenza civile più forte della crisi. Ovviamente su questo tema il lavoro non è mai troppo e dobbiamo combattere ogni singolo episodio di criminalità. Quello che invece pesa moltissimo è il costo delle case: siamo tra le province più care d’Italia, anche in virtù dell’attrazione esercitata da un territorio così bello. Questo è un elemento negativo, in questo settore c’è la necessità di un intervento delle istituzioni: dobbiamo lavorare sul diritto all’abitare ”.
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