Sinalunga ricorda le vittime dell’Olocausto e delle Foibe. Due gli appuntamenti organizzati dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di superare storiche contrapposizioni che ancora oggi non permettono una responsabile presa d’atto della storia e impediscono la creazione di una memoria nazionale comune e condivisa.
Si inizia giovedì 19 aprile alle ore 9 al teatro Ciro Pinsuti, quando Sami Modiano, sopravvissuto al campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau, incontrerà le terze classi dell’istituto comprensivo John Lennon e il pubblico per raccontare l’orrore dell’Olocausto. All’appuntamento, inizialmente previsto all’inizio di febbraio in occasione della Giornata della Memoria e successivamente rinviato a causa del maltempo, parteciperanno con le loro testimonianze anche Angelo Tommasuoli, deportato sinalunghese presso lo Stalag 11° di Magdeburgo (Altengrabow) e Andrea Cappelli, presidente del Parlamento Regionale degli studenti toscani e partecipante al Viaggio della Memoria organizzato dalla Regione Toscana. Al termine verrà proiettato il film-documentario “Auschwitz” di Saverio Costanzo. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Città della Memoria”, la rete nazionale di cui Sinalunga è entrata a far parte un anno fa come territorio segnato da un forte passato legato alla Seconda Guerra Mondiale e molto attivo in azioni di conservazione, tutela e valorizzazione delle memoria storica.
Il secondo appuntamento è in programma sabato 21 aprile alle ore 10, quando alla presenza del sindaco Maurizio Botarelli e dell’assessore alla Memoria Manlio Beligni verrà intitolato ai “Martiri delle Foibe” il posteggio in prossimità di via dell’Opera a Pieve di Sinalunga, per commemorare le sofferenze patite dai cittadini italiani sul confine orientale. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
“Come amministrazione comunale – commenta l’assessore alla Memoria Manlio Beligni – riteniamo che sia di fondamentale importanza “piantare il seme della memoria” nelle nuove generazioni, come unico mezzo di prevenzione affinché xenofobia, razzismo e intolleranza scompaiano. Siamo inoltre convinti che questa memoria debba essere “condivisa”, perché le sofferenze patite dai nostri simili vanno ricordate e onorate al di là di ogni “colore” o bandiera”. “La nostra amministrazione inoltre è certa che per coltivare questa memoria niente sia più efficace che l’ascoltare le testimonianze dirette di chi ha vissuto l’orrore sulla propria pelle – conclude Beligni – proprio per questo chiederemo al consiglio comunale, nel corso della prossima seduta, di conferire a Sami Modiano la cittadinanza onoraria in qualità di “ambasciatore della memoria e dell’umanità”, così come avvenuto lo scorso anno con Shlomo Venezia, uno dei pochissimi sopravvissuti, l’unico in Italia, al lavoro nei Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau”.