Il primo cittadino di Chiusi Stefano Scaramelli è stato nominato ieri nel consiglio nazionale dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani) durante la seduta che si è svolta in sede di congresso regionale e che ha portato Sara Biagiotti ad essere la nuova presidente regionale dell’associazione.
“Questo nuovo impegno – dichiara il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli – lo considero pieno di responsabilità. Insieme agli altri membri del consiglio porterò avanti le battaglie in nome dei cittadini di tutti i Comuni toscani e senesi, battaglie che saranno vissute insieme ad altri amministratori senesi: Bruno Valentini, Andrea Marchetti, Mauro Marzucchi, Emiliano Spanu, Giacomo Grazi, Stefano Nardi, Luciana Bartaletti e Valeria Agnelli ai quali faccio il mio personale in bocca al lupo di buon lavoro per essere stati nominati nei livelli regionali”.
Legare, avvicinare ed unire i vari livelli delle istituzioni italiane, dal comunale al nazionale, è in sintesi l’obbiettivo che il primo cittadino di Chiusi si sente di portare avanti così da essere portavoce ideale delle richieste che i Comuni si troveranno a fronteggiare. Prima materia da affrontare sarà quella economica con, in particolare, tre fronti distinti e impegnativi: sblocco del patto di stabilità, modifica e semplificazione del sistema tributario e cambio di regime di contabilità (attivo per tutti i Comuni dal prossimo anno) “Credo che sia il tempo di cambiare – dichiara il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli – all’Anci porterò la mia esperienza e le ambizioni di sindaco convinto che una città virtuosa abbia il diritto di sognare una crescita possibile investendo in se stessa e nel proprio futuro sfruttando le proprie peculiarità, i propri punti forza ed i giovani. Il patto di stabilità, ma anche l’attuale sistema tributario rappresentano un freno allo sviluppo e questo non ce lo possiamo più permettere per questo devono essere cambiati.
Il cambio di contabilità sarà un passo cruciale per i Comuni, un passo dal quale potranno essere colte anche grandi opportunità, ma che sarà necessario seguire da vicino per correggere le rotta qual ora fosse sbagliata.
L’istituzione pubblica deve tornare ad essere un punto di riferimento sia per i cittadini che devono essere orgogliosi di vivere e pagare le tasse in un Comune ricompensati dalla certezza dei servizi che per le imprese che devono essere anch’esse orgogliose di lavorare per il pubblico perché ricompensate con la certezza del pagamento. Per tutto questo, dunque, prometto di fare del mio meglio mettendomi a servizio delle battaglie da portare avanti e cercando di ripagare la fiducia che in me è stata riposta lavorando sodo, con responsabilità e sempre umilmente”.