Suono delle chiarine diverso dagli altri anni. Con il restauro recuperata una musicalità antica

Sulle cronache e sui social network sono apparsi commenti non lusinghieri sul suono delle chiarine la mattina della assegnazione dei cavalli. La Banda Città del Palio, che cura i servizi dei Trombetti di Palazzo e della Fanfara del Palio, nel complimentarsi per la sensibilità e l’attenzione con la quale i senesi seguono anche le vicende meno eclatanti, ma per questo non meno importanti della tradizione della nostra Festa, precisa che le differenze avvertite sono dovute alla diversità degli strumenti utilizzati.

Le chiarine che sono state suonate alla Tratta sono infatti copie fedeli sia nei materiali (lega di argento, rame e zinco), che nella forma alle chiarine del ‘600: ne ereditano quindi il suono più dolce e ovattato tipico degli strumenti dell’epoca.

 

Grazie ad un intervento di restauro ad opera del Comitato Amici del Palio è finalmente possibile rivivere i suoni di una Siena passata, pur con la consapevolezza che dovranno trascorrere degli anni affinché la nuova-antica sonorità entri a pieno titolo nel cuore dei senesi, considerato anche che, in altre occasioni, continueranno ad essere utilizzate le chiarine realizzate all’inizio del secolo scorso.

 

Nel corso dell’applaudito Concerto tenuto martedì scorso in Piazza del Campo dinanzi ad un folto pubblico, il Capobanda Matteo Cancelli ha offerto le motivazioni sulla differenza tra i suoni delle chiarine, chiamate a sottolineare le fasi più significative della Festa.

 

Il Presidente

Paolo Giannini