“Abbiamo vinto il primo match ma la partita dell’assegnazione del bene agli enti locali è tutt’altro che finita”.
Interviene così Maurizio Caldi, capogruppo del Partito Democratico nel consiglio comunale di Monteroni d’Arbia, che proprio in questi giorni ha presentato una mozione in merito alla vicenda della Tenuta di Suvignano che andrà in discussione nel prossimo consiglio comunale del 30 settembre. Secondo Caldi “evitare l’asta ha consentito di impedire che il bene venisse svenduto e così facendo, potesse finire nuovamente in mani sbagliate. Per questo è stato un grande successo. Questo però non significa automaticamente che il bene venga assegnato a chi ne ha fatto richiesta ed il rischio che la situazione di gestione commissariale degli ultimi 20 anni si protragga ancora per chi sa quanto tempo è serio e concreto”.
“Se ciò dovesse accadere – prosegue il capogruppo del Pd di Monteroni – oltre a rendere vana ogni iniziativa intrapresa dagli enti locali e dalle associazioni, sarebbe un danno all’immagine dello Stato, alla credibilità della sua azione nella lotta alla mafia ed alla stessa legge sui beni confiscati, senza contare il danno che la gestione commissariale continuerebbe a fare all’azienda e a chi ci lavora, a causa della mancanza di programmi e di investimenti. Serve – prosegue Caldi – giungere all’obiettivo dell’assegnazione in maniera veloce e lineare e per farlo deve essere implementata e rafforzata la proposta progettuale. Deve essere dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio, che gli enti locali e le associazioni coinvolte nel progetto, sono in grado di dare un futuro ed una prospettiva certa a quel patrimonio”.