Domenica 29 giugno a Torrita di Siena si terranno le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione del Comune dai nazifascisti. Il 1 luglio 1944 i partigiani della 3° banda del raggruppamento patrioti “Monte Amiata”, comandati dall’allievo ufficiale Francesco Tiezzi “Sole”, entrarono a Torrita in Piazza Matteotti salutati da un’ondata di fazzoletti rossi. Dopo mesi di terrore e di crimini efferati compiuti dai nazifascisti, il Comune liberato ebbe così la sua nuova classe dirigente. Antonino Salemi venne incaricato dal CLN come nuovo Sindaco. La prima giunta sarebbe stata composta inoltre da Guido Malacarne, Augusto Casagni, Enzo Nizza, Francesco Tiezzi.
A queste personalità e ai tragici eventi di quei giorni sarà dedicata la giornata del 29 giugno, organizzata dall’ANPI di Torrita di Siena in collaborazione con il Comune. Le celebrazioni prenderanno il via sin dal mattino con la commemorazione dei caduti presso i cippi del Pantano e di Renellino, eretti per ricordare le vittime dei più atroci crimini nazifascisti, e presso il monumento ai caduti. Seguirà la S. Messa presso la Collegiata dei SS. Costanzo e Martino. Nel pomeriggio Piazza Matteotti ospiterà varie iniziative: l’entrata della 3° banda Monte Amiata a Torrita sarà rievocata con la lettura di alcuni brani che ricorderanno i personaggi e le vicende della liberazione. La bandiera originale con la quale la 3° banda entrò a Torrita, gelosamente custodita negli anni dalla sezione ANPI di Torrita, campeggerà sulla piazza durante la rievocazione. Poi sarà la volta delle celebrazioni presso il Teatro degli Oscuri dove saranno ospiti i Sindaci (o i loro eredi) che dal 1944 si sono succeduti alla guida del Comune. Sarà inoltre presente lo storico Giulietto Betti, in rappresentanza dell’ANPI provinciale.
Alle 18.30 verrà inaugurata la mostra documentaria sulla resistenza e la liberazione di Torrita situata nei locali di Piazza Matteotti antistanti il palazzo comunale. La mostra, ricca di materiali provenienti da archivi pubblici e privati, è stata allestita anche con il supporto delle famiglie dei partigiani, degli antifascisti e dei combattenti che furono in prima fila nella lotta per la democrazia e la libertà. Spiccano le vignette satiriche provenienti dall’Archivio Baccioli, i documenti inediti conservati nell’Archivio della Famiglia Tiezzi e i materiali dell’Archivio Pascucci. Le foto della liberazione della provincia, gentilmente messe a disposizione per l’allestimento della mostra dall’Istituto storico della resistenza senese e dell’età contemporanea (ISRSEC), mostreranno ai visitatori le distruzioni belliche, l’arrivo degli alleati e alcuni momenti della vita partigiana. La mostra resterà aperta fino al 6 luglio.
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