Porta a Sole – Refenero; Stazione – Porta a Pago; Le Fonti – Cavone; Porta Gavina – Porta Nova. Questa la composizione delle batterie eliminatorie del 57° Palio dei Somari, scaturita dal sorteggio che si è svolto in un sabato pomeriggio primaverile e davanti ad un foltissimo pubblico, già profondamente coinvolto nel clima della festa che pure vivrà il suo epilogo solo domenica 23 marzo.
Per Torrita di Siena è stato un sabato di festa, un autentico tributo all’arrivo della bella stagione, con le speranze di rinascita dopo i mesi invernali, e un contemporaneo salto nel passato, all’epoca del comune medievale, eroico avamposto della Repubblica Senese.
Il forte senso di identità dei torritesi si è espresso in tutti gli appuntamenti di questa prima giornata, sia quando si è trattato di indossare i costumi delle rispettive contrade, per il corteo storico che ha preceduto l’estrazione, sia al momento di rimboccarsi le maniche per servire le centinaia di persone che hanno scelto le Taverne per cenare con le succulente specialità della cucina locale.
E mentre le ultime note del concerto di musica trecentesca hanno scandito la conclusione di una giornata intensa e dai sapori forti, il comitato presieduto con il consueto equilibrio da Rodolfo Damigelli si è proiettato verso una domenica altrettanto ricca di eventi.
Il programma si apre già dalla mattina, con le seconda giornata del Mercatino medievale della Nencia e con un’iniziativa inedita denominata “Somarando”. Si tratta della concretizzazione di uno dei progetti varati dalla dirigenza entrata in carica nel 2013 e che punta a far conoscere il palio, in tutti i suoi aspetti, per primi ai torritesi. E considerato che il protagonista della festa è proprio il somaro, al cui comportamento bizzarro sono legati i sogni di vittoria delle contrade, domenica mattina, nei giardini pubblici, i bambini potranno familiarizzare con questo animale. Guidati dagli allevatori, i piccoli torritesi potranno vedere da vicino i somarelli, rendersi conto di quanto sanno essere docili ed affettuosi, soprattutto con i più piccoli, e anche farsi portare in groppa per qualche giro al passo.
Dalle 16.00 assoluta padrona della scena diventerà la bandiera, amato simbolo di contrada e oggetto di straordinarie evoluzioni grazie alla maestria degli sbandieratori.
Nella centrale Piazza Matteotti si incontreranno, per la 2.a festa dei giovani sbandieratori e tamburini, gli allievi delle scuole di Torrita di Siena, del quartiere Prato di San Quirico d’Orcia, di Bibbiena e della Giostra del Saracino di Sarteano.
L’epilogo della domenica ricalcherà il copione di successo del sabato, con le Taverne di nuovo in piena attività e l’intrattenimento nelle vie del centro storico con Musicando nei Borghi, a cura della Scuola di musica “La Samba” e lo spettacolo di fuoco medievale “Ignis”, che si preannuncia di grande suggestione e forte impatto spettacolare.