A Torrita servono idee e progetti, più che gli slogan e le frasi a effetto. Ne è convinta Laura Grazi: “Io non sono un candidato in franchising – afferma – di quelli abituati a ripetere slogan precotti. Io sono il nuovo, perché non rispondo a un apparato che impone slogan e contenuti del programma. Rifiuto una logica clientelare e il vecchio modo di fare politica, in base agli amici che si vantano. Preferisco, ad esempio, che Renzi mi apprezzi per i libri che scrivo, e non per una mera sudditanza”.
E il programma? “Il mio programma – aggiunge Laura – l’ho costruito insieme ai cittadini. Non ho finanziatori occulti o una misteriosa struttura organizzata alle spalle. Conto sulla mia trasparenza, sulla mia voglia di fare politica. Questa passione l’ho avuta da sempre: la base mi ha scelto, e io ho accettato con la sola ambizione di lavorare per il mio Comune. Non sono, per questo motivo, un politico improvvisato. Garantisco di poter fare il sindaco con totale serenità, senza impedimenti o scheletri nell’armadio”.
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