“Questo protocollo – dichiara l’Amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci – rinnova l’impegno da parte dell’Anas nell’applicazione progressiva sull’intero territorio nazionale delle norme previste dalla legge 136/2010 sulla tracciabilità dei flussi economico-finanziari negli appalti”.
“Grosseto e Siena non mi risulta destino particolare preoccupazione per la presenza della criminalità organizzata; il protocollo di legalità che oggi sigliamo rappresenta, a nostro avviso, anche nei territori dove si potrebbe presumere che la minaccia è inferiore al resto del Paese, una forte difesa preventiva che deve bloccare i tentativi di infiltrazione delle organizzazioni criminali che minacciano il sistema sociale, lo rendono debole e infiacchiscono insieme all’economia anche la democrazia”.
Gli interventi riguardano 4 svincoli (Lanzo, Casal di Pari, Pari e Palazzo Lama), 8 viadotti da adeguare e 6 da realizzare ex novo (tra cui il viadotto “Farma”, lungo circa 800 metri e alto 100 metri nelle due campate centrali), 3 gallerie naturali per quasi 2,5 km e 7 gallerie artificiali, per un investimento complessivo di 236 milioni di euro.
“Con l’avvio dei lavori in questo tratto – ha proseguito Ciucci – saranno completati 9 degli 11 lotti complessivi del tronco Grosseto-Siena, pari a circa 48 chilometri su 63 totali”.
Attualmente è in fase di approvazione il progetto esecutivo e sono pressoché concluse le attività propedeutiche e l’allestimento delle aree di cantiere. In particolare sono state completate le attività relative agli aspetti ambientali e archeologici, la bonifica da ordigni bellici, i disboscamenti delle aree di cantiere.
L’accordo prevede, in particolare, l`obbligo per le imprese esecutrici di comunicare tutte le informazioni necessarie allo svolgimento delle verifiche antimafia sui soggetti coinvolti, a qualunque titolo, nell`esecuzione delle opere: dai subappaltatori ai fornitori, fino ai servizi di trasporto, pulizia e guardiania dei cantieri. Al contempo introduce strumenti e clausole contrattuali che consentono l’estromissione immediata delle società o imprese a carico delle quali dovessero emergere elementi relativi a tentativi o pericoli di infiltrazione mafiosa.
Il Protocollo prevede, inoltre, l’obbligo per l’appaltatore di comunicare ogni settimana alla Prefettura e alle Forze dell’Ordine il programma delle attività di cantiere e i riferimenti dettagliati delle imprese, delle maestranze e dei mezzi che saranno impiegati, al fine di consentire alle Autorità l’attuazione del `Piano di Controllo coordinato del cantiere e dei sub cantieri`. Su richiesta dell’Anas, l’Appaltatore si impegna a trasmettere i contratti per la verifica dell`inserimento dell’apposita clausola con la quale si assumono gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari.
“Il documento – ha concluso Pietro Ciucci –, che va oltre le prescrizioni di legge, contribuisce a promuovere ulteriormente la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa, monitorando ogni fase dei lavori, garantendo la piena regolarità delle lavorazioni e contrastando gli eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori tra Monticiano e Civitella Paganica sulla E78”.
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