La donna è la protagonista della mostra allestita a Montepulciano nelle sale trecentesche delle Logge della Mercanzia. Donna come corpo o come carattere, donna come amica preziosa od incompresa nemica, donna come amante o madre, donna come essere forte o essere debole. Nell’arte è stato colto ogni suo aspetto, ma mai la sua piena interezza.
Il Novecento vede numerosi artisti, inclusi tutti i maggiori, alle prese con l’iconografia del nudo ed il ritratto della figura femminile.
Una scelta di capolavori di opere esemplari saranno in mostra da sabato 28 luglio alla Galleria Cerri Arte : “Nudi in piedi nel bosco” del ‘961 di Felice Casorati , “ Tre nudi “ del ‘910 di Cesare Ferro, “La dormiente “ di Ruggero Alfredo Michahelles (Ram). Continuando nella sezione storica, due opere straordinarie di Felice Carena diventano il fulcro della mostra : il severo “Ritratto della madre” del ‘912 di grande sintesi espressiva e “Nudo sdraiato” del ‘930 dove la luce e la sensuale plasticità del corpo sottolineano al massimo la sua espressiva vitalità . Un parallelo di figure di donne ideali che vanno oltre la corporeità, il mistero e la seduzione .
Organizzazione a cura di Galleria Cerri Arte di Patrizia Cerri, con il patrocinio del Comune di Montepulciano.
In un periodo in cui si parla molto del ruolo della donna nella società odierna, cinque autori, per la sezione contemporanea, capaci di penetrare nel territorio dell’inconscio femminile e di interpretare e rappresentare in pittura il soggetto più amato di tutti i tempi, ci offrono il loro punto di vista a stimolare riflessioni ed a porre interrogativi sulla figura della donna oggi. Non solo ritratti di donne quindi, ma un intero mondo al femminile. Il tema è analizzato nel suo senso più esteso, dal volto alla figura intera; un caleidoscopico paradigma di una società in velocissima trasformazione. Linguaggi artistici diversi gettano un ponte di collegamento, aprono un dialogo tra mondi al femminile carichi di problematiche, coercizioni e sofferenze, ma anche portatrici di serenità e purezza. Un patrimonio di emozioni che porta con sè l’inafferrabile senso della Vita.
Le oniriche figure di Vincenzo Calli, imperturbabili ed eterne, levitano in una immobile dimensione spirituale; le modelle cariche di sensualità di Andrea Facchini; con la sua pittura carica di vigorosa espressività vitale Claudio Malacarne ci restituisce una immagine al femminile grondante di umori esistenziali; all’interno di pareti domestiche purissime come in archivi della memoria si rivelano le malinconiche donne di Morena Marini ; attraverso poetiche e raffinate percezioni liriche le figure di Massimo Vinattieri si materializzano in rarefatti ambienti di “posa”. Completano questo viaggio ideale le opere in bronzo dello scultore Claudio Nicoli, la “forma” femminile in immagini mitiche dalle modernissime suggestioni.
TU DAMMI MILLE BACI sono passioni, stati d’animo, un’allegoria di tutti i tempi che fa coincidere la vita con l’estetica dell’arte.