“Oggi si sottoscrive un destino certo e positivo per l’ospedale di Abbadia, abbiamo definito il suo ruolo per i prossimi anni. Abbiamo affrontato il tema dei piccoli ospedali eseguendo, a livello regionale, una ristrutturazione organizzativa che non prevedesse tagli, ma nuove prospettive per queste strutture, anche in funzione dell’evoluzione della medicina e dei crescenti bisogni dei cittadini”. E’ quanto ha detto l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, che ad Abbadia San Salvatore ha firmato il protocollo sulla nuova organizzazione del nosocomio di Abbadia San Salvatore. Con lui, hanno siglato il documento il sindaco di Abbadia Lorenzo Avanzati, il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani e il direttore della Asl 7 Nicolò Pestelli.
“La firma di questo protocollo – sottolinea l’assessore Marroni – è un’ulteriore conferma dell’attenzione della Regione per questa tipologia di ospedali. E’ stato un percorso lungo e complesso, che ha portato alla definizione di una rete ospedaliera di cui fanno parte, a pieno titolo, gli ospedali grandi e quelli più piccoli, ciascuno con un proprio ruolo e funzione, per dare a ogni cittadino una risposta adeguata al bisogno, alla sicurezza e alla qualità delle cure. Gli ospedali piccoli non solo non verranno chiusi – ribadisce l’assessore – ma saranno ricollocati in una nuova rete di ospedali, che comprenderà sia gli ospedali piccoli, ognuno con una sua specificità, che gli ospedali provinciali e gli ospedali universitari, definendo una rete integrata e di grande qualita”.
Con la firma di questo protocollo, l’ospedale amiatino, che con gli ospedali di Nottola e Campostaggia fa parte del presidio ospedaliero unico della Asl 7 di Siena, si assesta come modello che garantisce l’assistenza in regime di pronto soccorso con letti di osservazione, bassa intensità con moduli di ricovero in day hospital medico e chirurgico e week surgery, posti letto di conitinuità assistenziale (ospedale di comunità e hospice) e attività ambulatoriale con visite, accertamenti diagnostici e interventi chirurgici ambulatoriali. Dal prossimo mese, le attività già presenti si integreranno con l’ambulatorio per l’esecuzione delle cataratte: grazie alla convenzione con il policlinico delle Scotte di Siena, gli oculisti saranno presenti nell’ospedale amiatino, anche con l’intento di fare da polo di attrazione dai paesi confinanti con la provincia di Siena.
Lo stabilimento ospedaliero di Abbadia San Salvatore è l’ospedale di riferimento della zona Amiata Val d’Orcia, un’area montana con una popolazione di circa 23.000 abitanti e un’estensione di circa 700 km quadrati. La zona Amiata, oltre ad avere una dislocazione territoriale estremamente decentrata, risulta anche quella in cui l’invecchiamento della popolazione appare più marcato.
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