Un tavolo di confronto tra Poste Italiane Spa e gli Enti Locali interessati dal piano di riorganizzazione dell’azienda. È quanto chiedono le Unioni comunali Pd di Colle di Val d’Elsa e San Gimignano in una lettera firmata da Massimo Bartalucci, segretario comunale di Colle; Niccolò Guicciardini, segretario provinciale e da Gianni Bartalini, segretario del Circolo Pd di Castelsangimignano, e indirizzata a Poste Italiane Spa e alle istituzioni coinvolte. Il Partito democratico è attivo nella protesta contro la chiusura dell’ufficio postale di Castel San Gimignano e, nel giro di pochi giorni, ha raccolto oltre 600 firme contro la decisione assunta da Poste Italiane.
“Siamo convinti – si legge nella lettera – che sia necessario individuare al più presto un percorso di confronto tra Poste Italiane e gli Enti Locali per consentire l’apertura di un dialogo finalizzato alla ricerca di soluzioni alternative alla chiusura. La mancata erogazione di un servizio importante come quello postale, infatti, sarebbe percepito come una ‘beffa’ dagli oltre 450 cittadini residenti a Castel San Gimignano, che da anni si impegnano per accrescere e mantenere operativo l’ufficio postale della loro frazione anche con operazioni di tipo finanziario e di investimento”.
“L’attivazione di un tavolo di confronto – si legge ancora nella lettera – è stata richiesta anche da due ordini del giorno approvati all’unanimità prima dal Consiglio Comunale di San Gimignano e poi da quello di Colle di Val d’Elsa, al fine di approfondire la situazione dell’ufficio postale della frazione castellana e cercare soluzioni alternative alla chiusura. Il Partito democratico sostiene da sempre la contrarietà alla soppressione di un servizio così importante e, con presidi e mobilitazioni e con un’assemblea pubblica svoltasi nei giorni scorsi alla presenza di tanti partecipanti, è stato possibile raccogliere già oltre 600 firme per una petizione che si oppone ad una chiusura ‘a tavolino’ dello sportello di Castel San Gimignano”.
“La grande adesione ai movimenti di protesta – si legge ancora nella lettera – testimonia l’idea che la chiusura dell’ufficio postale di Castel San Gimignano non porterà grandi risparmi per l’azienda ma solo molti disagi per i cittadini e i correntisti castellani che non avranno più un accesso facile ai servizi postali. Procedendo su questa strada, inoltre, Poste Italiane verrà meno a un impegno ufficiale preso alcuni mesi fa con le Amministrazioni Comunali di Colle di Val d’Elsa e di San Gimignano. Il Partito democratico continuerà a sostenere l’importanza di un servizio qualificato in una frazione di fatto lontana dai principali centri di riferimento, ma che è parte integrante del patrimonio sociale delle due comunità. Nonostante la riduzione di orario e giorni di apertura, infatti, l’ufficio postale della frazione castellana continua a mantenere un’operatività tale da giustificarne l’esistenza e la sostenibilità, erogando servizi a costi contenuti dal momento che può contare a titolo gratuito su un’immobile di proprietà del Comune di Colle di Val d’Elsa, il quale provvede anche al pagamento delle utenze. Una chiusura inopportuna, quindi, contro la quale il Pd continuerà a mobilitarsi”.