Dopo la nostra segnalazione il consiglio comunale di oggi ha annullato la delibera con cui aveva adottato il nuovo regolamento urbanistico in quanto votata anche da consiglieri con interessi diretti nello stesso cosa ovviamente vietata dalla legge. Quando però ha tentato di mettere ai voti la delibera per la nuova adozione il sindaco Bozzi ha scoperto di non avere i voti necessari perché con l’uscita dall’aula delle minoranze restavano solo 7 consiglieri di maggioranza e quindi veniva meno il numero legale: di conseguenza tutto da rifare e intanto i cittadini aspettano uno strumento essenziale per lo sviluppo del territorio.
Questo denota come l’improvvisazione regni sovrana, prova ne è che solo grazie ad una nostra interrogazione il comune ha scoperto che dopo aver “abbonato oneri di urbanizzazione” per ben 240.000 € (primo atto della precedente amministrazione Bozzi) ad un costruttore locale si erano poi “scordati” di acquisire al patrimonio comunale una strada che è rimasta chiusa per oltre 5 anni durante i quali non solo il comune non ha incassato nulla, ma nessuno ne ha potuto usufruire. Quindi non solo il nuovo regolamento urbanistico non tutelerà le esigenze dei cittadini, ma la maggioranza non si premura nemmeno di avere i voti per portarlo avanti come se fosse compito delle opposizioni assicurare il numero legale al consiglio comunale. Certo forse il sindaco Bozzi vista la prossima scadenza del mandato a sindaco è troppo preso a riciclarsi nei comitati pro Renzi per preoccuparsi di queste cose, proprio lui che a Castelnuovo Berardenga ha cercato di evitare le primarie ricorrendo fino ai garanti regionali e non esitando ad utilizzare soldi pubblici per farsi pubblicità (questo è quanto afferma la Corte dei Conti di Firenze) quando poi è stato costretto a disputarle.
Certo ne è che in una situazione dove le tasse comunali aumentano e i servizi diminuiscono assistere a tali improvvisazioni lascia veramente l’amaro in bocca e ancora una volta ci viene da pensare se tutti i soldi spesi nel passato fossero stati utilizzati in maniera diversa forse ci sarebbero state meno apparizioni sulla stampa, ma certamente ora il nostro comune avrebbe dei servizi veri e le nostre frazioni non dovrebbero elemosinare anche le strisce pedonali o semplicemente la manutenzione dei parchi giochi dei nostri bambini solo per fare un esempio. Molto spesso quando si parla di politici “professionisti” si pensa a Roma mentre invece un sindaco in aspettativa politica dal 2001 è semplicemente un “missionario”. Credo sia venuto il momento che anche dal basso inizi una presa di coscienza e porti nelle istituzioni persone che non vedono la politica come punto di arrivo, ma come era una volta un momento della vita al servizio degli altri perchè solo così riusciremo a sconfiggere il malaffare che ha minato il futuro degli italiani.
Uniti per il Chianti
Castelnuovo Berardenga
Stefano Finetti
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