Valentini fa gli auguri al nuovo presidente della Fondazione Mps e svela il messaggio integrale scambiatosi con Renzi

Bruno Valentini

“Come accade ad ogni rinnovo degli organismi dirigenti della Fondazione MPS, i nodi da districare sono sempre tanti e la politica non si limita a fornire indirizzi, occupandosi spesso invece di nomi. Il nuovo Statuto (approvato durante il commissariamento del Comune di Siena) complica ulteriormente le procedure perché gli enti nominanti sono ben dieci e la maggioranza necessaria per l’elezione di presidente e Deputazione Amministratrice è molto alta e quindi più difficoltosa da raggiungere, rallentando l’insediamento dei nuovi vertici, di cui invece c’è urgente necessità per salvare l’autonomia patrimoniale della Fondazione e per dare una mano a sistemare il complicato negoziato con la Commissione Europea per il via libera definitivo sui 4 mld di Monti Bond prestati a Banca MPS. L’ombra del commissariamento della Fondazione e della nazionalizzazione della banca vengono agitate spesso, come ogni tanto minacciano esponenti nazionali del PDL o del Movimento 5 Stelle e questa è una delle conseguenze delle scelte scellerate che hanno svuotato le casse di MPS e Fondazione. La nuova Deputazione Amministratrice che si sta delineando sarà il frutto del senso di responsabilità della comunità senese che sta ritrovando unità (non unanimismo) optando per la competenza e l’indipendenza. Pur avendo pensato per tempo al prof. Pizzetti come presidente, ritenendolo un uomo capace e libero, non mi sento sconfitto se sarà un’altra persona ad esserlo se ha prerogative analoghe ma incontra un consenso più vasto. La politica delle contrapposizioni violente miranti alla sconfitta degli altri ci ha precipitato in uno dei punti più bassi della storia senese recente e il sindaco di Siena deve avere il senso di responsabilità per cercare il punto di equilibrio più avanzato. In questi giorni ho cercato di comprendere, insieme ad altri e soprattutto insieme ai quattro deputati generali di nomina comunale che ho voluto coinvolgere come mai prima, quale fosse la migliore squadra possibile anche come segnale al sistema istituzionale ed economico italiano, perché per la prima volta la salvezza del Monte dei Paschi di Siena e della Fondazione non dipende più solo da noi ma da una condivisione nazionale della salvaguardia di questa grande banca e della sua relazione col territorio senese e toscano. Non sono mancate, ad esempio, interlocuzioni con il Governo e con la Regione. Così come sono arrivate molte pressioni, anche in queste ore, che avrebbero potuto mettere a rischio l’autonomia della composizione della Deputazione Amministratrice che invece è un mio obiettivo prioritario. Apprezzo molto la forza con cui un grande leader nazionale della politica italiana come Matteo Renzi rivendica la fine di ogni lottizzazione, nella società e nella politica, ed anche a lui come ho fatto con altri ho chiesto una mano per tenere fuori dalle scelte conclusive per la Fondazione gli appetiti spartitori che tanto hanno fatto male al nostro Paese. Mi sento autorizzato a rivelare il testo integrale del SMS che ho ricevuto proprio stamani da Renzi sull’argomento: “Se hai bisogno di me per uno scambio di opinioni, Bruno, tutta la vita. Sui nomi invece io difendo il sacrosanto diritto del sindaco di fare le migliori scelte libero dal condizionamento dei capicorrente o giù di lì. Vai libero e fai ciò che giudichi meglio per Siena e per il Monte: un forte abbraccio”. Esattamente quello che mi aspetto dal nuovo PD che auspico e che conferma il buon lavoro che la Deputazione Generale ha già fatto, selezionando con serietà una rosa di nomi fra i numerosi curriculum esaminati, senza rendere necessario allargare ulteriormente il vaglio delle possibilità, tenendo a distanza pressioni che potrebbero alterare la forte caratterizzazione di indipendenza e merito per la nuova Fondazione MPS che Siena chiede e l’Italia si aspetta.”