“Non credo serva alla Città la deriva da “tifo da stadio” sul contrasto in atto fra Fondazione e Cda di Banca MPS. Non siamo davanti ad un derby cittadino e la priorità non è quella di schierarsi da una parte o dall’altra, ma quella di pensare al benessere dei due Enti e più in generale a quello della Città e dell’Italia intera “. Inizia in questo modo la dichiarazione del Sindaco di Siena, Bruno Valentini, su Banca MPS e Fondazione. << C’è bisogno di una soluzione equilibrata, che tenga insieme la salvaguardia dell’autonomia patrimoniale della Fondazione, messa a rischio dall’irresponsabilità del passato, con il rilancio della Banca. La Banca ha la necessità di sostituire, con nuovo capitale, un prestito costosissimo che impedisce il recupero di redditività e quindi ne mette a rischio il futuro, viste le perdite miliardarie degli esercizi 2011, 2012 e 2013, nonché i vincoli imposti dall’Europa. Tutto questo non può essere fatto, però, alle spalle della Fondazione. La Banca deve tenere in considerazione le esigenze del principale azionista che rappresenta il rapporto storico col territorio d’origine. Come ha recentemente sostenuto il prof. Ruggero Bertelli, docente di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università di Siena: “Il punto di forza indiscutibile di MPS è il suo localismo, il suo identificarsi con una piccola incantevole città, unico nel panorama delle grandi banche italiane”. Il punto di rottura non è l’aumento di capitale in sé, ma sono le tempistiche: il CDA della Banca lo vorrebbe chiudere subito, mentre la Fondazione chiede un leggero slittamento.
Mps è la terza Banca italiana, che oltre ad avere miliardi di euro di Titoli di Stato gestisce anche miliardi di risparmi delle famiglie italiane. Il Governo deve occuparsi di chi saranno i nuovi azionisti di riferimento, controllando trasparenza e serietà, e allo stesso tempo evitando un nuovo “shopping a prezzi di saldo” ai danni dell’economia nazionale, magari salvaguardando anche il ruolo di tutela degli interessi collettivi rappresentati dalla Fondazione.
La nostra Città deve ripartire e farlo a testa alta. In passato sono stati compiuti enormi errori che hanno dilaniato un grande patrimonio storico ed hanno fatto sì che Siena venisse rappresentata solo come un centro di malaffare, un esempio negativo da cui stare lontani. Errori che dobbiamo tenere ben presenti nella nostra memoria, perché hanno una funzione pedagogica: vigilare affinché non vengano più ripetuti, combattendo contro ogni nuova aggressione della speculazione finanziaria, questa oggi è la priorità. Vogliamo ripartire dalle energie positive di questa splendida Città. La maggioranza di governo ha già iniziato con la messa in sicurezza del Bilancio Comunale, che finalmente svincola il Comune dai contributi della Fondazione, e con il primo successo nella candidatura a Capitale Europea della Cultura. Due obiettivi che, solo pochi mesi fa, sembravano ardui da raggiungere >>.
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