«Siena era un modello di civiltà e di buongoverno. Adesso non lo è più ed ha bisogno di una nuova classe dirigente che, senza avventure, la traghetti verso un nuovo futuro. Il PD ha finalmente deciso, dopo il ritiro del precedente candidato Franco Ceccuzzi, di condividere con i cittadini la scelta di quale sia il candidato migliore. Per quanti difetti abbia, il Partito Democratico ancora una volta si apre con coraggio alla società, segnando una grande differenza con chi affida la selezione dei propri candidati solo a procedure interne».
«E’ stato un percorso travagliato, nel quale però hanno prevalso le istanze di partecipazione e di trasparenza che ho sostenuto fin dall’inizio e che intendo adottare come metodo di governo, se verrò eletto sindaco. Avremmo preferito primarie ancora più ampie, estese alle altre forze progressiste e del centrosinistra, il cui apporto di idee e di uomini considero comunque fondamentali determinante, anche in prospettiva. Le primarie di sabato 20 aprile dovranno essere una grande festa di popolo, una contesa leale fra candidati di profilo diverso unite dal medesimo obiettivo che si rivolgono agli elettori, che spero a migliaia usciranno di casa per partecipare a quell’antico rito che si chiama democrazia. La nostra città non può attendere oltre chi deve occuparsi dei suoi gravi problemi, scommettendo sul talento dei senesi».
«La facile disponibilità di risorse economiche aggiuntive e la pessima selezione delle persone a cui affidare incarichi di responsabilità hanno determinato una inefficienza diffusa che ha indebolito la città ed il suo spessore morale. Dobbiamo rapidamente voltare pagina ascoltando il grido di dolore e di smarrimento che non solo a Siena tormenta il nostro popolo ed al quale la politica spesso è sorda, occupandosi solo di sé stessa».
«Io apprezzo le qualità di Alessandro Mugnaioli, anche se gli contesto di non aver preso le distanze dagli errori commessi sul piano amministrativo e politico da Ceccuzzi di cui era coordinatore del Comitato Elettorale, e quindi sabato 20 aprile i senesi potranno comunque scegliere una persona affidabile, decidendo se premiare più la continuità che il cambiamento che io rappresento. Rispetterò qualsiasi risultato, perché non sono avvezzo a giudicare gli elettori ma ad adeguarmi al loro giudizio. Nei prossimi giorni daremo vita a molte iniziative pubbliche e mi renderò disponibile ad incontrare ogni senese che sia interessato alle mie proposte».
Bruno Valentini, candidato sindaco alle primarie del Pd
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